Cirò- Non tarda arrivare la replica del sindaco Mario
Caruso sull’indennità di carica avanzata
dal consigliere di minoranza Rosaria Frustillo del PD. La questione posta dalla
consigliere di minoranza, ha detto il primo cittadino:” appare strumentale e
demagogica, credo siano piuttosto eloquenti, e valgano come risposte più che
sufficienti, la mia presenza costante in Comune e l'impegno profuso
nell'interesse dell'Ente e della comunità, senza orologio, senza lesinare
sforzi e con i risultati condivisi con la Città nel primo quinquennio e sotto gli occhi di
tutti. Di certo – precisa il sindaco– se non ho rinunciato ad un’indennità,
ripeto prevista dalle norme, non è certo perché fa lievitare il mio reddito. Si
tratta, piuttosto, di un elemento normale di stimolo e di gratificazione per il
mio operato, nel rispetto della legalità e della trasparenza amministrativa.
Tra l’altro, l’opera di consulenza professionale – continua – svolta in questi
anni a servizio dell’attività amministrativa in generale, ha fatto sicuramente
risparmiare allo stesso Comune ingenti risorse. La consigliere Frustillo prosegue-dovrebbe
semmai spiegare lei due cose alle Città. Una: se, capovolgendo la domanda ma
non le premesse, è disposta, lei, a rinunciare al proprio stipendio o al TFR,
in considerazione della crisi che tocca anche il mondo della scuola. Due: se, a
seguito del deliberato del Consiglio Comunale relativo alla proclamazione degli
eletti, intende o meno inficiare la causa di incompatibilità emersa in merito
alla sua decisione di mantenere la presidenza della Pro Loco, essendovi degli
evidenti contrasti con le norme nazionali e regionali. Nel silenzio da parte
dell’interessata, prenderemmo atto, comunque, della dubbia eticità della scelta,
atteso che la Pro Loco
cittadina, per convenzione, usufruisce di servizi e contributi comunali”.