lunedì 18 giugno 2012

Preservare il bosco Donna Rosa sito naturale di biodiversità, vuol dire preservare il nostro futuro.


Cirò- Preservare il bosco Donna Rosa sito naturale di biodiversità,  vuol dire preservare il nostro futuro. Salvare l’ambiente, il territorio si può in una realtà dove frane smottamenti la fanno da padrone e se si pensa ai paesi interessati dal terremoto diventa un diritto preservare il nostro ambiente. Ogni paese  dovrebbe  adottare un bosco e mantenerlo come fonte di vita di ossigeno di biodiversità e di conservazione, dove tutte le specie presenti possano riprodursi indisturbati, senza essere minacciati da tagli e disboscamenti. Potrebbero i nostri politici  creare invece, dei percorsi naturali nel rispetto dell’ecosistema e dei suoi numerosi ospiti. 

 Questo si potrebbe realizzare nel bosco primitivo di Donna Rosa dove  vivono alcuni animali in estinzione come il Lupo, il Tasso, e anche oasi di uccelli migratori dove nidificano tra la fitta vegetazione, come cambierebbe la cultura l’economia, la storia se solo venisse creato un parco, un’area naturale nel rigoglioso  bosco di “Donna Rosa”, una macchia mediterranea ancora autoctona ed incontaminata. Mai si era registrato la presenza così massiccia di lupi  nel territorio di Cirò come quest’anno, forse il nostro ambiente e i nostri boschi, sono più sani di quanto si pensasse, dopo tutto , come hanno detto vari esperti in merito:” sono zone "fortunate" dove c'è ancora il lupo come nel bosco di Donna Rosa”. Tale area potrebbe diventare un parco ed  offrire un percorso botanico ed aree attrezzate per pic-nic  e molte altre attrattive insomma una piccola “area silana”che potrebbe entrare nei circuiti scolastici e turistici con efficaci programmi  di educazione ambientale per tutte le fasce di età, al fine di  comunicare loro le bellezze della natura ed il valore dello stesso parco, vero museo naturale di rispetto della vita, in un momento  dove l’invasione dell’uomo e del suo sfruttamento sta causando vere catastrofe. Anche una cartellonistica  permetterebbe di apprendere, a studenti e visitatori, le principali caratteristiche delle piante esistenti, tra cui l’antico Corbezzolo, la Roverella, il Lentisco il Biancospino, il pero  e le mele selvatiche che padroneggiano in tale bosco come pure è ricco di Mirtilli e tante orchidee selvatiche rare insieme a tante altre specie presenti. L’educazione ambientale è trasmettere attivamente conoscenza, rispetto e amore per la natura, indurre  a riflessioni personali e profonde, orientare le persone verso comportamenti e stili  di vita in armonia con l’ambiente  e la natura. La nuova legge sulla montagna(legge 27 del 1994), potrebbe intervenire favorevolmente sullo sviluppo e sulla sostenibilità dei circa quattromila comuni di montagna del nostro paese, anche questo potrebbe essere una via per creare attività, movimento e ripresa economica, ma ancora ad oggi mancano progetti realizzabili e fattibili che potrebbero far uscire dal tunnel lungo e buio in cui si trova Cirò ed altre realtà del crotonese.  Spetta ora ai nostri politici preservare il nostro territorio i quali non devono pensare solo al parco eolico o a come sviluppare la zona mare, ma devono interessarsi anche di ambiente e protezione dei nostri boschi, come quello di Donna Rosa, unico nel suo genere che va preservato da tagli selvaggi , disboscamenti, e dagli incendi,  c’è lo impone il cuore  della nostra terra che ogni giorno trema sempre di più per le colpe scellerate dell’uomo.