Cirò- Preservare
il bosco Donna Rosa sito naturale di biodiversità, vuol dire preservare il nostro futuro.
Salvare l’ambiente, il territorio si può in una realtà dove frane smottamenti
la fanno da padrone e se si pensa ai paesi interessati dal terremoto diventa un
diritto preservare il nostro ambiente. Ogni paese dovrebbe
adottare un bosco e mantenerlo come fonte di vita di ossigeno di
biodiversità e di conservazione, dove tutte le specie presenti possano riprodursi
indisturbati, senza essere minacciati da tagli e disboscamenti. Potrebbero i
nostri politici creare invece, dei
percorsi naturali nel rispetto dell’ecosistema e dei suoi numerosi ospiti.
Questo
si potrebbe realizzare nel bosco primitivo di Donna Rosa dove vivono alcuni animali in estinzione come il
Lupo, il Tasso, e anche oasi di uccelli migratori dove nidificano
tra la fitta vegetazione, come cambierebbe la cultura l’economia, la storia se
solo venisse creato un parco, un’area naturale nel rigoglioso bosco di “Donna Rosa”, una macchia
mediterranea ancora autoctona ed incontaminata. Mai si era registrato la presenza così massiccia di lupi nel territorio di Cirò come quest’anno, forse
il nostro ambiente e i nostri boschi, sono più sani di quanto si pensasse, dopo
tutto , come hanno detto vari esperti in merito:” sono zone
"fortunate" dove c'è ancora il lupo come nel bosco di Donna Rosa”. Tale
area potrebbe diventare un parco ed offrire un percorso botanico ed aree attrezzate per pic-nic e molte altre attrattive insomma una piccola
“area silana”che potrebbe entrare nei circuiti scolastici e turistici con
efficaci programmi di educazione
ambientale per tutte le fasce di età, al fine di comunicare loro le bellezze della natura ed
il valore dello stesso parco, vero museo naturale di rispetto della vita, in
un momento dove l’invasione dell’uomo e
del suo sfruttamento sta causando vere catastrofe. Anche una
cartellonistica permetterebbe di
apprendere, a studenti e visitatori, le principali caratteristiche delle
piante esistenti, tra cui l’antico Corbezzolo, la Roverella, il Lentisco
il Biancospino, il pero e le mele
selvatiche che padroneggiano in tale bosco come pure è ricco di Mirtilli e
tante orchidee selvatiche rare insieme a tante altre specie presenti. L’educazione
ambientale è trasmettere attivamente conoscenza, rispetto e amore per la natura,
indurre a riflessioni personali e
profonde, orientare le persone verso comportamenti e stili di vita in armonia con l’ambiente e la natura. La nuova legge sulla
montagna(legge 27 del 1994), potrebbe intervenire favorevolmente sullo sviluppo
e sulla sostenibilità dei circa quattromila comuni di montagna del nostro
paese, anche questo potrebbe essere una via per creare attività, movimento e
ripresa economica, ma ancora ad oggi mancano progetti realizzabili e fattibili
che potrebbero far uscire dal tunnel lungo e buio in cui si trova Cirò ed altre
realtà del crotonese. Spetta ora ai
nostri politici preservare il nostro territorio i quali non devono pensare
solo al parco eolico o a come sviluppare la zona mare, ma devono interessarsi
anche di ambiente e protezione dei nostri boschi, come quello di Donna Rosa,
unico nel suo genere che va preservato da tagli selvaggi , disboscamenti, e
dagli incendi, c’è lo impone il
cuore della nostra terra che ogni giorno
trema sempre di più per le colpe scellerate dell’uomo.