Cirò – “Tutto ciò che è
nocivo alla salute all’ambiente e quindi
alla vinificazione deve essere bandito
lo dice il nuovo regolamento europeo 203/12 che dal primo Agosto detterà legge
sui controlli delle tecniche di produzione, quindi lieviti chimici, pesticidi,
diserbanti”. E’ quanto annunciato dal Centro servizi di le Cappella di Cirò gli
esperti intervenuti i quali hanno fatto sapere che i produttori biologici
potranno scrivere “Vino biologico” in etichetta, già dalla prossima vendemmia, sinonimo di qualità, di territorio e di
rispetto dell’ambiente. L’incontro svoltosi con il patrocinio del Comune, è
stato organizzato da Agricoltura biologica Calabria, in collaborazione con
Icea, l’Istituto per la certificazione etica ed ambientale e l’associazione Biol italia. All’importante incontro ha
partecipato il presidente del Consorzio tutela vini Cirò e Melissa doc, Gaetano
Cianciaruso, il quale ha fortemente sottolineato l’assenza degli assessorati
provinciali e regionali ma anche del
Cda dell’Enoteca. Tra gli intervenuti quello del primo cittadino Mario
Caruso il quale ha detto:”il biologicoè una scelta obbligata per la viticoltura cirotana
per superare la crisi e aprirsi a nuovi mercati, ma anche per rilanciare il turismo legato al paesaggio e
l’ambiente”. Mentre per l’esperto di
viticoltura e vinificazione biologica Paolo
Francesconi, ha sottolineato come “le brezze marine ed il clima fanno della zona
cirotana un’area vocata per la produzione di vino biologico”. Più tecnico
l’intervento invece dell’enologo Pier Francesco Lisi, della Federbio e Maurizio
Agostino dell’Ice, i quali hanno fornito i dati sulle produzioni biologiche
mondiali dove oggi è leader la
Spagna, seconda l’Italia.
La Calabria,
hanno detto:” con 2000
ettari, è lontana dalle cifre della Sicilia e la Toscana che occupano i primi posti con la Puglia; ma la nostra
regione è seconda per numero di
operatori impegnati nel biologico: 6.800”. E’ intervenuto un loro rappresentante, un produttore di Bivongi, Cosimo Murace, che
ha chiesto :”lo sblocco dei fondi a
sostegno del biologico ed ha chiesto
agli esperti di supportare i produttori isolando i lieviti indigeni per poterli
utilizzare nella fermentazione senza dover ricorrere a quelli in commercio”. Infine
Marco Serventi membro del consiglio
Demeter ha illustrato le modalità operative della Biodinamica. A fine serata si
è tenuto una degustazione guidata di
vini biologici calabresi, a cura dell’Ais Calabria. E’ intervenuto in
rappresentanza di Biol Ital Gaetano Paparella.