venerdì 11 ottobre 2013

Cirò- Ritorna la Festa della vendemmia prevista per domenica 13 ottobre



Cirò- Ritorna la Festa della vendemmia prevista per domenica 13  ottobre in piazza Pugliese alle ore 19 organizzata dall’associazione Pro-Loco “Luigi Lilio”, con il patrocinio  del comune  di Cirò e  dell’UNPLI Calabria. La festa  inizierà con l’apertura degli stand enogastronomico con  esposizione di materiale fotografico e artigianale tradizionale. Alle ore 20.30 la festa proseguirà con  lo spettacolo musicale e di balli  di gruppo; chiuderà la serata  la riffa della vendemmia. Si tratta della grande festa della vendemmia cirotana-ha detto  la presidente della Pro-Loco Rosaria Frustillo, con gastronomia, cultura e tradizione, il tutto per festeggiare l’evento più importante dell’economia cirotana, cioè la vendemmia, attraverso cui molte famiglie oggi sopravvivono, poiché rappresenta l’unico sostentamento  per la maggior parte dei cirotani. Tra i prodotti topicidi questo periodo il  mosto, la mostarda, pitte nchjiuse, chjiunulidde, vino cotto e naturalmente tanta buona uva Gaglioppo. Cirò, è la  patria del vino, e si appresta a vendemmiare il frutto delle vigne, per poi essere trasformato nel famoso vino  Doc, che quest’anno, dicono gli esperti, sarà il miglior vino degli ultimi dieci anni. Si sente anche nell’aria, il profumo del mosto e dell’uva, che gli agricoltori, dopo un anno di lavoro, portano in cantina. I problemi in questo periodo sono quelli di sempre, stradette interpoderali poco agibili che a stento sono percorribili, specie dopo le ultime piogge, dove  in alcune zone ha fatto slittare la vendemmia di una settimana, i compratori di uva sempre  meno presenti sul territorio, e spesso si è costretti a svendere il prodotto per recuperare il lavoro di un anno. Vitigni di Gaglioppo, di Nero D’avola ed altre specie autoctone sono il vanto dei nostri pregiati vitigni che andrebbero più tutelati. Il vino di Cirò è il più antico vino esistente, già gli Enotri, lo producevano, e a Cirò, non a caso, vi era un convento con una cappella dedicata a San Domenico Guzman, protettore dei vitigni. I mosti, ricchi di tannini e sostanze organolettiche, danno al vino un aroma speciale, dovute alla fertilità del terreno, alle colline esposte sempre al sole, che fanno del Cirò Doc un vino eccellente diffuso in tutto il mondo. Le principali zone  dove si trovano gli antichi vitigni sono, Vallo, Brigante, Santa Venere, Carroccella, Fego ed altre località, ognuno delle quali andrebbe protetta per non essere incontaminata da altre colture e preservare quelle aree che gli stessi Greci scelsero come posti strategici per coltivare i vitigni. Sono le donne le protagoniste di questo periodo, loro infatti, dal mosto ottengono il famoso mosto cotto che si usa per Santa Lucia insieme al grano, come pure la mostarda, le pitte inchiuse, e tutti i dolci tipici fatti con il mosto e con l’uva. Ed è a tutto questo che  nei prossimi giorni si ispirerà la festa della vendemmia organizzata dalla Pro-Loco, alla scoperta dei dolci e dei prodotti tipici che si ottengono con l’uva.