giovedì 29 maggio 2014

Cirò- Il centro storico pullula di abitazioni fatiscenti e pericolanti,



Cirò- Il centro storico pullula di abitazioni fatiscenti   e pericolanti, molte di queste antiche dimore sono ormai privi del tetto che li rende vulnerabili alle intemperie e quindi ai crolli. Le piogge ne indebolisce le fondamenta e le ataviche mura in pietra, facendole crollare. L’ultima,  una bellissima casa in cui si intravede lo stile degli antichi palazzi gentilizi, è a rischio crollo, sono evidente le crepe disseminate lungo le facciate perimetrali, mancano i restauri da parte dei proprietari. Si tratta per lo più case disabitate ed abbandonate dove l’assenza totale di manutenzione perpetrato negli anni, le rendono deboli e fatiscenti. E’ un peccato che il centro storico, l’antico borgo medievale sia abbandonato e disabitato, oggi sono poche le famiglie che coraggiosamente ancora ci vivono. Eppure è stato il cuore pulsante della Cirò culturale  di Lilio, Casoppero, Lacinio, ed ora vederla così moribonda  e ferita, fa pena. Bisogna metterci mano prima che il tempo cancelli per sempre la storia e la cultura di un intero popolo.

lunedì 26 maggio 2014

Cirò- In un periodo di tanta sofferenza e di crisi, di guerre e disperazione in cui versano tanti Popoli del mondo, ritorna alla mente il messaggio di pace dell’ormai Santo Papa Giovanni Paolo II Wojtyla



Cirò- In un periodo di tanta sofferenza e di crisi, di guerre e disperazione in cui versano tanti Popoli del mondo, ritorna alla mente il messaggio di pace dell’ormai Santo Papa Giovanni Paolo II Wojtyla, canonizzato lo scorso 27 aprile, che attraverso un concorso letterario dedicato al “Natale nel mondo”, nel 1994 l’editore della raccolta di poesie sul Natale- “Il Quadrato” consegnò l’oscar della pace a firma del papa Woityla al poeta e scrittore di Cirò, De Fine, per la poesia “La pace nel Mondo”, con cui partecipò al concorso nazionale. Un messaggio di pace  a tutto il mondo, dal tema   molto attuale con cui De Fine venne apprezzato anche dall’ultimo uomo fatto Santo. Questa la poesia:

 

LA PACE NEL MONDO

Come tante gocce d’acqua
formano il mare,
anche noi potremmo formare
un mare d’amicizia.
Come cambierebbe il mondo,
potremmo essere una sola società;
è importante sentirsi uniti,
è dall’insieme che deve nascere
la pace per un futuro migliore.
Non più fame su questo viso..
non più guerre su questa terra;
dateci il progresso…
dateci la civiltà…
e quel bambino
non morirà più di fame,
ma lo vedrò chino
a raccontare la sua vita,
per intera.
… E’ questo,
il regalo più bello,
che possa farti per Natale.


Cirò- Si chiama Ludovica Virardi la bambina prodigio, un vero genio che frequenta solo la quinta classe elementare Sant’Elia dell’Omnicomprensivo di Cirò, che sabato scorso ha ricevuto il prestigioso premio Pucciarelli-D’Afflitto.



Cirò- Si chiama Ludovica Virardi  la bambina prodigio, un vero genio che frequenta solo la quinta classe  elementare Sant’Elia dell’Omnicomprensivo di Cirò, che sabato scorso ha ricevuto il prestigioso premio Pucciarelli-D’Afflitto.  Come ogni anno   presso  l’Istituto Pertini, il Rotary Club di Crotone,  organizza la tradizionale cerimonia di premiazione degli alunni più meritevoli, con la consegna della targa intitolata agli illustri soci Francesco Pucciarelli e Raffaele D’Afflitto. La manifestazione,  si è tenuta Sabato 24 Maggio, alle 10, presso l’auditorium dell’Istituto “Pertini” di  a Crotone. Un’occasione questa  per diffondere la consapevolezza che la cultura è condizione primaria per la crescita morale, civile e sociale del nostro territorio. Sono stati  premiati 54 alunni di tutte le scuole della provincia di Crotone, i più meritevoli, ai quali è stata loro consegnata una targa ed un attestato. Ludovica è una alunna speciale, allegra, intelligente, brava ed unica, dicono le loro insegnanti, ha mostrato sempre uno scrupoloso rispetto delle regole di convivenza democratica, un comportamento maturo  e responsabile, collaborando sempre con  gli adulti ed i coetanei. Ha sempre svolto con impegno e serietà  le consegne scolastiche, partecipando con vivo interesse ed attivamente alle lezioni, qualità queste che gli è valso il prestigioso premio.

sabato 24 maggio 2014

Cirò- Il 24 maggio del 1925 moriva a soli 44 anni il grande poeta cirotano Luigi Siciliani,



Cirò- Il 24 maggio del  1925 moriva a soli 44 anni  il grande poeta cirotano Luigi Siciliani, grande amico di Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio, Salvatore Di Giacomo, e Ada Negri. Oggi Cirò gli ha dedicato la piazza antecedente il belvedere Mavilia dove si può ammirare  la sua statua marmoria, e nel palazzo dei musei presso la biblioteca comunale, una stanza è dedicata proprio a lui, quì si possono osservare inediti di grande importanza grazie alla collaborazione della famiglia Siciliani in particolare Luigi Siciliani  scomparso recentemente . Era nato a Cirò da nobile famiglia il 15 febbraio 1881. Dopo avere studiato nel liceo di Catanzaro si trasferì al Collegio Nazareno di Roma dove, ancora giovanissimo, iniziò la sua brillante attività letteraria. Conseguì la laurea in giurisprudenza e quella in lettere. Si unì in matrimonio con Ermelinda D’Angelo e nel 1907 si trasferì a Milano dove fondò, con Gualtiero Castellani, Enrico Corradini, Scipio Sighele, Luigi Federzoni ed altri, l'Associazione Nazionalista Italiana ed il settimanale interventista "Il Tricolore", grazie al quale esercitò un’attiva propaganda patriottica. Accorse volontario allo scoppio della prima guerra mondiale, visse in trincea, partecipò alla battaglia che fu detta di Santa Gorizia e dopo avere raggiunto il grado di capitano di fanteria fu chiamato al Comando supremo e destinato alla propaganda. A lui fu attribuito il Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918 firmato daArmando Diaz (bollettino il cui testo è, invece, opera del fratello generale Domenico Siciliani). A guerra finita proseguì l’attività politica nell’Associazione Nazionalista Italiana (che poi si fuse col Partito Nazionale Fascista), partecipò con Gabriele D'Annunzio, al quale era legato da fraterna amicizia, alla leggendaria impresa di Fiume e nel 1919 fu eletto Deputato a Catanzaro in una lista di reduci e combattenti.  Alla Camera dei deputati fece parte del gruppo di Rinnovamento e fu uno dei 15 deputati che votò contro il Trattato di Rapallo. Confermato nella legislatura successiva fece parte del Gruppo Nazionalista del quale fu anche vice presidente. Nel 1922-23 fu Sottosegretario alla Pubblica Istruzione e Belle Arti nel governo Facta II e mantenne tale incarico anche nel governo Mussolini.  Notevole fu l'apporto del Siciliani alla vita letteraria italiana. Nel 1906 pubblicò due volumi di versi Sogni pagani e Rime della lontananza. Nel 1907 il primo volume di traduzioni, una raccolta di brevi poesie volte in italiano dal greco e dal latino, dal tedesco, dal portoghese. Nel 1908 Arida nutrice, raccolta di poesie intime sulla Calabria, nel 1909 Poesie per ridere, nel 1911 L’amore oltre la morte, nel 1920 Per consolare l’anima mia, nel 1923 L’altare del Fauno. Siciliani si occupò anche della letteratura straniera specie con ,traduzioni metriche da poeti inglesi moderni (1924).La sua attività si estese anche al romanzo (Giovanni Francica del 1910) ed a saggi di vario argomento (Studi e saggi del1913, Confessione e battaglie del 1918, i Volti del nemico sempre del 1918). Da studioso di lettere classiche si impegnò nelle traduzioni, fra l’altro, degli Erotici (1922) e dell’Antologia greca. Fu molto apprezzato anche come giornalista e come conferenziere. Oggi e’ sepolto nel cimitero di Cirò. Sarebbe interessante anche dal punto di vista turistico culturale se la sua famiglia, costruisse una grande cappella a lui dedicata dove chiunque da nord a sud potesse venire fino a Cirò per visitare le spoglie di questo grande Decadentista.

Cirò- Il “Settemari I.G.T. 2013” della Fattoria San Francesco di Cirò, fa incetta di premi nazionali : "Medaglia d'oro per il bianco



Cirò- Il “Settemari I.G.T. 2013” della Fattoria San Francesco di Cirò, fa incetta di premi nazionali : "Medaglia d'oro per il bianco, ottenendo anche il miglior punteggio tra i vini calabresi. A comunicarlo l’imprenditore   Antonio Iuzzolini Amministratore Unico. “ Il nostro nuovo bianco, scrive in una nota Iuzzolini- il Settemari I.G.T. 2013, ha  conquistato il diploma di "Medaglia d'oro" alla 53° edizione del Concorso Nazionale dei Vini che si tiene a Pramaggiore in provincia di Venezia, organizzato dalla Mostra Nazionale Vini , organismo che esiste da più di 50 anni ed è ufficialmente autorizzato dal Ministero delle politiche agricole e forestali al rilascio di distinzioni valide nella CEE. E ancora scrive - Nel medesimo concorso nazionale, sempre al Settemari 2013, è arrivato anche il riconoscimento della Città di Pramaggiore, quale "vino che ha ottenuto il punteggio più alto tra quelli della regione di appartenenza". Bis di premi, quindi, per il nostro bianco di punta, che anche in Veneto, terra di bianchi d'eccezione, viene apprezzato per la sua suadenza, la sua bevibilità ed il suo profumo giovane e fresco. Tutte caratteristiche che gli vengono conferite da una meticolosa coltivazione e selezione in vigna del greco bianco e dello chardonnay, cui si affiancano metodi di vinificazione moderni, ad elevatissimi standard qualitativi.
Questi riconoscimenti vanno ad arricchire il già al nutritissimo "palmares" di Fattoria San Francesco, storico marchio calabrese che già più di un ventennio fa, dominava le classifiche nazionali con il Suo pluripremiato rosso, Ronco dei Quattroventi . L’imprenditore Iuzzolini con le sue nuove idee imprenditoriali sta facendo decollare il mercato vitivinicolo e con esso le strategie di marcheting legate al territorio a vocazione turistica e agricola, inoltre si spera che con l’enoteca regionale in sede, questo  comparto possa crescere ancora di più

mercoledì 21 maggio 2014

Cirò- Giornata ecologica nel centro storico grazie all’intervento delle associazioni locali



Cirò- Giornata ecologica nel centro storico grazie all’intervento  delle   associazioni locali. Sono intervenuti: Gruppo Asci Cirò 1 , gruppo ballo Crazy Dance, Pro-Loco Luigi Lilio , Italia Nostra, Oratorio San Domenico Savio, Gruppo  Animatori GREST della Parrocchia Santa Maria de Plateis, Associazione Euterpe, Avis Damiano Russo, e Cirò Europea. E’ stata una  domenica dedicata alle pulizie straordinarie del centro storico, dove i numerosi volontari hanno provveduto ad eliminare  erbacce e rifiuti disseminati tra le antiche e dimenticate viuzze del centro storico. I volontari hanno pulite le principali  vie dell’antico borgo, da piazza San Giovanni, all’antico Portello di San Nicodemo, su viale Pugliese invasa dalla fastidiosissima Paritaria, e ancora in  via Arenacchio e sul   corso Lilio. 
Tutte le associazioni si sono adunati in Largo Arenacchio alle ore 8 per la distribuzione del Kit per  iniziare a  lavorare. Dopo la prima fase  di intervento su erbacce e rifiuti  è seguito alle ore 12  un  “Flash-mob Ecologico” su Piazza Mavilia, dove le associazioni si sono dilettate in questo momento di ballo con in mano il simbolo della giornata, una busta della spazzatura. E’ seguito alle ore 12:30 un rinfresco offerto dalla Associazione Pro Loco Luigi Lilio sempre sul belvedere di Piazza Mavilia. L’originale iniziativa è stata un momento di profondo senso civico, di comunione con l’ambiente, alla quale hanno aderito i rappresentanti delle associazioni ma anche cittadini e bambini che hanno offerto una giornata di lavoro al servizio della comunità e del territorio.
 Le associazioni hanno mostrato ancora una volta come è possibile, attraverso la sinergia e il volontariato, dar vita ad iniziative positive per il nostro paese. Infine le associazioni intervenute hanno  si ringraziato  la Commissione Straordinaria per la collaborazione all'iniziativa.








 

















domenica 18 maggio 2014

Cirò- Lions marinoti e Proloco del catanzarese visitano i luoghi di Lilio.



Cirò- Lions marinoti e Proloco del catanzarese visitano i luoghi di Lilio. Musei, panorami e personaggi illustri si confermano una formidabile attrattiva per Cirò. Recentemente oltre un centinaio di persone  sono arrivati nel centro collinare grazie a due iniziative di carattere culturale e turistico. La sala nel museo dedicato a Lilio è stata scelta sabato scorso dal Lions club Cirò krimisa, presieduto da Enza Alessio Librandi  come sede suggestiva della riunione distrettuale. Nella stessa mattinata è arrivata una consistente comitiva di 60 persone da Pentone (Catanzaro). Una visita che è nata dal rapporto di collaborazione instaurato dalla Pro Loco di Cirò Marina, presieduta da Demo Martino, che ha assicurato agli ospiti guidati dal Presidente della Pro Loco di Pentone, Vitaliano Marino, un efficiente supporto logistico.  Per la visita guidata, condotta a Cirò dalla dottoressa. Margherita Esposito in qualità di esperta, in collaborazione con Mariangela Frustillo, Zaira Esposito, Giovanna Monaco e Salvatore Papaianni della Pro-Loco,  il Comune ha garantito una piena collaborazione mettendo a disposizione per l’apertura dei musei il personale lpu mentre la polizia municipale si è impegnato a riservare il parcheggio per il pullman. 
Dopo la visita al museo archeologico, i visitatori hanno potuto ammirare la vista panoramica di piazzale mavilia e poi della del Bastione Cannone, tappa alla vicina chiesa di S. Cataldo per arrivare poi nella chiesa madre, passando per il Castello, quindi nel palazzo della cultura i Lions si sono uniti e fusi alla comitiva catanzarese per assistere all’illustrazione dei contenuti della riforma del calendario del 1582 e visitare il museo della civiltà contadina e del vino. Il programma è quindi proseguito a Cirò Marina nella  Cantina vinicola F. Malena; qui, dopo  l'illustrazione delle tecniche di produzione, il titolare  ha offerto una degustazione dei i vini della Casa accompagnata da primo piatto e prodotti tipici preparati dalla Pro Loco di Cirò Marina. Poi nel pomeriggio tappa obbligata  ai Mercati Saraceni e Torre di Guardia, quindi visita alla  cantina Librandi con aperitivo; a seguire  rientro nel centro urbano  sul lungomare di Cirò Marina.

sabato 17 maggio 2014

Cirò- Il Corpo Bandistico Città di Cirò- diretto dal Maestro V.zo Salituri, è stato scelto , dal parroco di Crucoli Don Matteo Giacobbe e dal Comitato festa della Madonna di Manipuglia di Crucoli



Cirò- Il Corpo Bandistico Città di Cirò- diretto dal Maestro V.zo Salituri, è stato scelto , dal parroco di Crucoli Don Matteo Giacobbe e dal Comitato festa della Madonna di Manipuglia di Crucoli , ai quali, scrive in una nota  il Presidente Luigi  Dell'Aquila- va il ringraziamento mio personale, di tutta l'Associazione Euterpe, del Maestro  e della Banda, per accompagnare  in processione la Madonna di Manipuglia. Questo il programma : 
Domenica  18 maggio  alle ore 7,00 giro per le vie del paese di Crucoli, seguirà subito dopo la Santa Messa  con partenza alle ore 10,00 la processione per accompagnare la Madonna al Santuario di Manipuglia ; nel pomeriggio alle ore ore 17,00 subito dopo la  celebrazione della Santa Messa nel piazzale davanti al Santuario, si terrà un concerto del Copro Bandistico Città di Cirò , fortemente voluto dal  Parroco  Don Matteo. Infine lunedì 19 maggio  alle ore 9,00 raduno davanti al Santuario della Madonna di Manipuglia per accompagnare in processione la Madonna nella Chiesa di SS. Pietro e Paolo in Crucoli.

Cirò- Lo scorso 6 maggio l’oratorio di Cirò ha festeggiato, con le famiglie ed il parroco don Giovanni Napolitano, la nascita di San Domenico Savio



Cirò- Lo scorso 6 maggio  l’oratorio di Cirò ha festeggiato, con le famiglie ed il parroco don Giovanni Napolitano, la nascita di San Domenico Savio, che nacque proprio  il 2 Aprile del 1842 a S.Giovanni di Riva, presso Chieri, in provincia di Torino.  A ricordalo , l’associazione  oratorio San Domenico Savio di Cirò, l’oratorio Santa Rita di Cirò Marina, il parroco don Giovanni Napolitano, che   insieme ai bambini  lo hanno festeggiato lo scorso  6 maggio (ricorrenza del santo), con giochi, karaoke, e una spaghettata che ha coinvolto anche le famiglie, tutto in perfetta armonia. Non sono mancati momenti di riflessioni e preghiera, canti e letture della vita del Santo. In questa giornata di festa dice la presidente dell’associazione oratorio san Domenico Savio Rosetta Bossio “abbiamo notato che la sintonia che ha legato adulti , bambini e famiglie presenti permette a ciascuno di noi di vivere in armonia con se stessi e gli altri in un incontro amichevole dove ognuno diventa un elemento fondamentale, un muro portante che sorregge gli altri;  formando  insieme un ambiente sano e costruttivo per le nuove generazioni.” 
San Domenico Savio era cresciuto in una famiglia ricca di valori, fin da piccolo impressionò moltissimo per la sua maturità umana e cristiana. Attendeva il sacerdote fuori dalla Chiesa, anche sotto la neve, per servire alla santa Messa. Era sempre allegro. Aveva preso con serietà la vita, tanto che - ammesso a soli sette anni alla Prima Comunione - tracciò in un quadernetto il suo progetto di vita: "Mi confesserò molto sovente e farò la comunione tutte le volte che il confessore me lo permetterà. Voglio santificare i giorni festivi. I miei amici saranno Gesù e Maria. La morte ma non peccati". vuole essere un esempio per i giovani, per la vita che il santo ha vissuto sempre alla luce della fede, con il fisso obiettivo, già da piccolo, di diventare santo; scelta che ha vissuto con ardore fino alla sua morte a soli quindici anni del 9 marzo 1857. Tale scelta gli fu accontentata da papa Pio XII che a Roma l’ha canonizzato il 12 giugno 1954.

venerdì 16 maggio 2014

Cirò- Il primo inedito dei Carboidrati è ormai alle porte



Cirò- Il primo inedito dei Carboidrati è ormai alle porte,  andranno a Trieste lunedì prossimo per incidere il loro primo CD(EP), sarà in commercio probabilmente per la fine del mese e conterrà il loro primo inedito dal titolo:”Non saremo mai persi” scritto dal leader Pasquale Sculco con gli arrangiamenti del maestro  Adriano Pennino. Mercoledì  invece,  saranno a Napoli, parteciperanno alla seconda serata tour  di Amici, iniziata sabato scorso partito da Roma, dove presenteranno il loro inedito  insieme alla redazione di Amici. La prima uscita con il tour Amici i Carboidrati l’hanno effettuata sabato scorso a Roma presso il centro commerciale”Porta  di Roma”, dove hanno registrato uno strabiliante successo di pubblico. E’ stato un successone la loro prima esibizione dopo Amici, l’altra sera in piazza Diaz a Cirò Marina, dei ragazzi cirotani, e dal fisarmonicista  di Rocca di Neto -Vaccaro. Da tutta la Calabria e anche dalla Sicilia  numerosi fans si sono dati appuntamento nella centralissima piazza gremita da migliaia di persone.  Sarebbe stato opportuno fare il concerto sul porto dove lo spazio sarebbe stato più ampio visto le migliaia di persone intervenute. Tra i fans non solo giovani ma anche tanti adulti che hanno apprezzato la musica impegnata da loro eseguita.  E’ stata la grande rivincita del gruppo locale, visto l’enorme successo ottenuto, saranno probabilmente i vincitori morali di Amici. Erano l’unico gruppo diverso presente ad Amici, originali, ed unici per il loro genere, ma questa unicità, anziché premiarli  li ha penalizzati.  E’ stata una serata di alto contenuto musicale le loro cover di autori impegnati, di un certo spessore. Si sono registrati momenti altissimi durante la loro esibizione  il cabaret del leader Pasquale una vera maschera tra Troisi, Ranieri e Rino Gaetano; la potenza del batterista Giardino una vera forza della natura; il fascino della fisarmonica di Vaccaro una vera orchestra nelle sue mani; le corde tese delle chitarre di Sessa e Sculco dove le loro intense note hanno fatto rabbrividire per la loro esecuzione di grande  potenza; ed il pianista un tocco delicato ed intenso del maestro Carluccio. Sono già in cantiere numerose serate per questo gruppo emergente, provenienti da tutta Italia da nord a sud fino alla Sicilia, dove sono previste alcuni spettacoli. Intanto i migliaia di fans disseminati in tutta Italia attendono l’uscita del loro singolo che li proietterà sicuramente verso le vette più alte.

giovedì 15 maggio 2014

Cirò- Appello della Paideia alla Soprintendenza per i Beni Architettonici, per salvare il castello dei Caraffa di Ciro



Cirò- Appello della Paideia  alla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici - agli enti comunali e provinciali -all’assessorato regionale alla cultura prof. Mario Caligiuri- al Ministro  per i beni culturali on.le Franceschini - per salvare il castello dei Caraffa di Ciro’  dal degrado e dall’abbandono– uno dei piu’ grandi palazzi-fortificati del mezzogiorno d’Italia.
“Il castello medievale di Cirò, si legge sul libro dello storico professore Egidio Mezzi- dalla piazza grande di Ciro’, attraverso una rampa in salita che ha sostituito l’antico ponte levatoio, si accede al castello maestoso e imponente, arroccato strategicamente in pieno centro storico. Nonostante la sua mole sia nascosta su tre lati da molte abitazioni civili addossate alle sue mura, dalla sua posizione elevata si gode un panorama suggestivo che spazia su tutto l’abitato e contempla le colline ondulate ai suoi piedi e tutta la pianura, in lontananza, che si estende fino a lambire la costa del mare jonio”.

Risalente  al 1496, il castello ha subito  diverse fasi di degrado. Col tempo  il maniero, caduto il feudalesimo il 2 Agosto 1806, venne abbandonato  per circa 40 anni , messo all’asta nel 1842,  fu comprato dalla famiglia Giglio, i quali hanno costruito il secondo piano, come testimoniano alcuni dati sui muri esterni. Il castello di Cirò, prima di andare all’asta nel 1842, subì una lunga peripezia legata al suo pignoramento, infatti si legge su un documento dell’epoca degli”Immobili che si espongono in vendita ai pubblici incanti per espropriazione forzata”, così come si legge sul documento:”In nome di sua Maestà il Re nostro signore”,  fu pignorato per conto di Don Tiberio Grisolia di Cosenza creditore nei confronti dei proprietari del castello già nel 1813, atto vistato da Don Silvestro Nicastri  sindaco dell’allora Cirò, e da Don Vincenzo Amorosi cancelliere presso la Regia giustizia del circondario di Cirò, IL 18 Giugno, eredità giacenti della principessa Donna Mariantonia Spinelli e di Don Vincenzo Spinelli, rappresentati da Don Giuseppe De Rogatis, curatore delle dette eredità giacenti. All’epoca del pignoramento, si legge ancora sul documento:”alcune stanze del piano basso del castello erano fittati ai signori Giglio e Scala, mentre il resto del castello era tenuto in amministrazione. La sentenza di esproprio arrivò solo nel 1836 l’8 Febbraio da parte del tribunale civile della Calabria di Catanzaro, sentenza registrata poi nel mese di Aprile al n.2569 nel registro del 3° volume. Dunque dopo numerose peripezie nel 1842 il castello veniva comprato all’asta. Era ritornato al suo atavico splendore  negli anni 90-2000 quando tutti i giorni veniva visitato da centinaia di turisti grazie all’interessamento dell’allora amministrazione comunale. Già proclamato monumento nazionale nel 1983, a tutt’oggi attende di essere ancora restaurato.

Cirò- Il N.H. Luigi Siciliani più volte sindaco di Cirò è scomparso all’età di 88 anni.



Cirò- Il N.H. Luigi Siciliani più volte sindaco di Cirò  è scomparso all’età  di 88 anni. Uomo umile, rispettoso e cordiale, così lo ricordano i vecchi politici. Oggi 15 maggio si sono tenuti   i funerali. La salma partirà dalla sua abitazione, Casale San Francesco, dove viveva con la moglie, la N.D. Maria Teresa Pugliese, alle ore 15, la cerimonia funebre sarà officiata nella centralissima chiesa della santissima Assunta in Cielo de Plateis. E’ stato sindaco della cittadina dal 1966 al 1968 e successivamente dal 1971 al 1976. “Un sindaco ed un uomo rispettoso anche degli avversari politici”, così lo ricordano gli anziani. Laureato in giurisprudenza a Bari, sin da giovane coltivava due passioni che riesce a coniugare  brillantemente: la politica e l’attività imprenditoriale e sindacale. Dal 1952 al 1985 ha avuto un ruolo di primo piano nella vita politica  e sociale di Cirò.
 Dotato di carisma e di un ottimo rapporto umano, si legge nel  libro-“Cirò nel novecento” dello storico professore Egidio Mezzi,-ha saputo creare consenso intorno alla sua persona  e per più di un trentennio è stato un leader della nostra comunità della quale ha segnato un pezzo di storia: consigliere provinciale dal 1952 al 1956, consigliere comunale dal 1960 al 1985; Consigliere della sezione Economica Nazionale della Confindustria, Componente del Consiglio Direttivo della Federazione Nazionale delle Cooperative,  Associazione Produttori Olivicoli provincia Catanzaro, Consorzio Nucleo Industriale Crotone; consigliere amministrativo Ente Sviluppo agricolo in Calabria;Componente  del Consiglio Direttivo delle Unione Nazionale tra le associazioni dei produttori vitivinicoli, e soprattutto molto impegnato nel sociale. Siciliani non è stato solo politico e imprenditore ma anche un accurato  ricercatore  storico di documenti inediti della storia del  suo casale- convento di San Fratesco di Paola del 1578, e grande custode  di documenti inediti  del poeta Luigi Siciliani, proprio di recente aveva promosso un convegno culturale sulla grande figura di questo poeta cirotano del 900 grande amico di Pascoli. Con lui scompare un  politico di spessore, un ambientalista, una persona impegnata nel sociale, ma soprattutto  un grande amico.

mercoledì 14 maggio 2014

Cirò- A pochi metri dall’abitato, proprio sotto il paese, in zona Gabbina uno scarico fognario a cielo aperto, proveniente dal centro storico, scarica qui passando sotto la strada per andare a finire sotto il burrone del Salto del Savuto.



Cirò- A pochi metri dall’abitato, proprio sotto il paese, in zona Gabbina uno scarico fognario a cielo aperto, proveniente dal centro storico,  scarica qui passando sotto la strada per andare a finire sotto il burrone del Salto del Savuto. L’intera linea fognaria non esiste più da quando qualche anno fa un incendio ne aveva distrutto le tubazioni in plastica. In questo burrone  puoi trovare davvero di tutto, dagli elettrodomestici ai materassi ai pneumatici ai detriti in genere, un vera discarica sopra già un martoriato sito dove si riversa la maggior parte della rete fognaria, proveniente dal centro storico. Da qualche anno durante l’estate, le alte temperature  contribuiscono a diffondere il fetido odore per la presenza di acque stagnanti e per l’otturazione dei tubi in alcuni tratti che non trovando la naturale pendenza, i liquami fermentano impregnando la zona di cattivo odore. Il precario stato di igiene, ha allarmato la popolazione, che continua a lamentarsi ormai da anni, più volte segnalata al politico di turno, ma più volte dimenticata.
 La gente è esasperata, l’estate non si vive per il fetido odore che la zona emana, oltre ad essere infestata da numerosi ratti anche di notevole dimensioni, i quali invadono anche le abitazioni circostanti. Il degrado di questa parte di centro storico non interessa la sola rete fognaria, ma anche la continua crescita di discariche abusive disseminate in tutta la zona. Anche  le strade principali in zona Gabbina sono invase da erbacce fastidiose come la paritaria che andrebbe tagliata. Occorrerebbero progetti mirati  per salvaguardare il paese e tenerlo pulito, allontanando più possibile la rete fognaria dall’abitato. Gli anziani raccontano che quando non esistevano i servizi igienici le fogne erano a cielo aperto, magari anche proprio sotto casa, proprio come succede adesso, a distanza di oltre cinquant’anni non è poi cambiato molto per gli abitanti della zona Gabbina, i quali hanno la rete  fognaria che gli passa, proprio sotto casa. Inoltre il ponte che collega il burrone con l’abitato mostra evidenti segni di cedimento, se dovesse crollare l’intera zona sarebbe isolata mettendo in serio rischio tutto il centro storico che potrebbe scivolare a valle.

venerdì 9 maggio 2014

Cirò- Quando il vandalismo estremo non ha limiti



Cirò- Quando il vandalismo estremo non ha limiti: Ignoti hanno imbrattato con delle svastiche il muro di una abitazione al primo piano, ora sono in bella vista nel rione Cannone in via  cremissa        a due passi dalla casa canonica. L’ennesimo gesto di offesa, segni vergognosi che inneggiano al nazismo e che nessuno ha ancora tolto, nonostante siano li ormai da qualche tempo. Sono una vergogna questi fenomeni di vandalismo gratuito, che fomentano il degrado urbano e offendono la memoria storica, andrebbe rimossa e cancellata. Per imbrattare il muro hanno dovuto arrampicarsi fino sul tetto attraverso la grata della finestra del piano terra, o lo hanno raggiunto attraverso i tetti delle case adiacenti, probabilmente giovani scapestrati  senza valori alimentati dalla sola ignoranza. Purtroppo si tratta di una abitazione vuota i cui proprietari sono partiti, per cui non possono rimuoverla, e quindi tutta la comunità dovrà sopportare una tale offesa in bellavista. Si spera che qualcuno di buon senso nel frattempo  le faccia cancellare.

Cirò- Firmato protocollo d’intesa tra la locale sezione di Italia Nostra ed il comune di Cirò,



Cirò- Firmato protocollo d’intesa tra la locale sezione di Italia Nostra presieduta dalla professoressa Giuseppina Cupo  ed il comune di Cirò,  mercoledì scorso, presso la sala consiliare. A firmare il protocollo per il comune il commissario straordinario Francesco D’Alessio, alla presenza del presidente regionale di Italia Nostra Carlo De Giacomo. “Il protocollo, si legge in una nota del commissario-  rientra nel programma della commissione che coinvolge le associazioni e le scuole del paese,  nella  tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e urbanistico”. Inoltre a questa iniziativa parteciperanno anche le due scuole di ballo presenti in paese. Tra le priorità della neo presidente Cupo, il recupero della fontana di San Francesco e la salvaguardia dell’area SIC. A queste iniziative parteciperà anche il liceo scientifico di Cirò, dove la dirigente Giudice Bombina, intervenuta ha  evidenziato-” l’importanza dell’educazione dei cittadini e dei giovani ad una gestione rispettosa del territorio”. Mentre il presidente regionale De Giacomo   ha dichiarato di- “ garantire il suo supporto a tutela del paesaggio, ricordando che in Calabria è urgente contrastare il consumo del suolo che negli ultimi anni ha cancellato il 25% del territorio agricolo calabrese”. Intanto dalla discussione è emerso che   le associazioni locali intervenuti, organizzeranno per domenica prossima, una  giornata ecologica nel centro storico, dove i volontari provvederanno ad eliminare  erbacce e rifiuti disseminati tra le antiche e dimenticate viuzze del centro storico.

venerdì 2 maggio 2014

Cirò- Pubblicato dal CNR un trattato scientifico sulle nanotecnologie del cirotano Francesco Vizza.



Cirò- Pubblicato dal CNR un trattato scientifico sulle nanotecnologie del cirotano Francesco Vizza.
La monografia di Vizza, originario di Cirò, Miller e Lavacchi, è stata stampata a New York  per i tipi di Springer. Il trattato a diffusione internazionale dal titolo Nanotechnology in Electrocatalysis for Energy, testimonia l'alta qualità del lavoro svolto dai ricercatori italiani in un settore di grande attualità e di grande interesse accademico ed applicativo che interfaccia le nanotecnologie con la chimica sostenibile e l'energia da fonti rinnovabili. In seguito al comunicato stampa apparso su  CNR News, abbiamo chiesto a Francesco Vizza, autore della monografia insieme a due ricercatori dell’istituto di Chimica dei Composti Organometallici del CNR, di cui è dirigente di ricerca, quali saranno i nano-materiali del futuro. Lo studio dei materiali nano-strutturati applicati alle nano-tecnologie - afferma Vizza- è un campo di ricerca ancora tutto da scoprire. Il prefisso ‘nano’ indica una grandezza matematica pari a 10-9 m, circa 1/80.000 del diametro di un capello umano. Questa dimensione nella scienza viene considerata quasi ‘magica’ poiché è il punto d’incontro tra le dimensioni degli atomi isolati e dei materiali organizzati su più larga scala. Accade spesso che raggiunte le dimensioni da 1 a 10 nanometri  vengano sconvolte le leggi normalmente valide nella materia macrometrica. Le proprietà chimico-fisiche dei materiali possono risultare sorprendentemente diverse da quelle normalmente possedute. La materia nanostrutturata, infatti, non risponde interamente né alle regole della meccanica quantistica, che rende conto delle proprietà degli atomi e delle molecole, né alla chimico-fisica dello stato solido che controlla la materia condensata. In virtù di ciò, questa nuova scienza apre prospettive immense in molti campi del sapere e della tecnologia come l’energia, la scienza dei materiali applicati alla medicina diagnostica e terapeutica, alle comunicazioni, alla robotica, ai sistemi satellitari e ai beni culturali. I campi di applicazione sono potenzialmente illimitati e tutti i settori produttivi, negli anni a venire, ne saranno influenzati in maniera significativa. 
Le nanotecnologie potrebbero promuovere una nuova rivoluzione industriale di portata forse superiore a quella generata dai semiconduttori che, dai primi anni ottanta fino ad oggi, hanno permesso la realizzazione di computer, TV, telefonini cellulari e strumenti di microelettronica in genere. In particolare, il nostro trattato - prosegue Vizza - intende illustrare alla comunità scientifica internazionale del settore, come i nano-materiali con particolari proprietà strutturali e catalitiche, possano permettere una innovazione significativa nel campo della produzione di energia da risorse rinnovabili, nella produzione di idrogeno come vettore energetico, nel fotovoltaico di nuova generazione e nella trasformazione dell’anidride carbonica in combustibili. Quest’ultimo aspetto è di fondamentale importanza poiché, imitando madre natura, l’anidride carbonica da potentissimo gas serra responsabile del riscaldamento globale del nostro pianeta potrebbe invece rappresentare una grande opportunità come risorsa energetica del futuro.

giovedì 1 maggio 2014

Cirò- Continuano gli studi e gli approfondimenti sulla Ginestra bianca



Cirò- Continuano gli studi e gli approfondimenti  sulla  Ginestra bianca (Retama raetam) dell’area SIC delle Dune della Marinella, cespuglio della famiglia delle leguminacee che cresce generalmente nel deserto di Giuda, nella penisola del Sinai e anche nel resto dell’Arabia, dove le radici scendono in profondità per trovare umidità. Da una prima analisi pare che la pianta stia bene, nonostante sia stata bruciata per tre anni consecutivi, e dopo essere stata  stressata, poiché anno scorso non ha prodotti semi o ne ha prodotti pochi, quest’anno  ha prodotto tantissimi semi   a dimostrazione che le piante si sono riprese benissimo. Paradossalmente è stato il fuoco. Infatti ogni anno nel deserto africano  le steppe si autoincendiano per autocombustione un effetto naturale  necessario per permettere alla natura di riprendersi più rigogliosa dopo il periodo delle piogge, visto che molte piante come la ginestra ha radici profonde a cui il fuoco  non gli reca alcun danno se non alle sue fronde, che per fortuna si rigenerano anche se ci mette qualche anno. I cespugli presenti sulle Dune della Marinella hanno un’altezza compresa fra 1 e 4 m, con numerosi ramoscelli e foglie sottili e diritte. Quando è in fiore, i ciuffetti di fiori delicati, di colore bianco rosato, ammantano piacevolmente i pendii delle dune altrimenti spogli. Il nome ebraico (ròthem) deriva da una radice che significa “attaccare”, forse per la sua capacità di trattenere le dune sabbiose. Il corrispondente nome arabo è invece  (ratam).E’ da notare che sulle radici della ginestra cresce una pianta parassita il Cynomorium coccineum  Il nome del genere deriva dal termine arabo-andaluso “ratama” o dall'arabo colto “ratam”, con cui si designavano specie di questo genere, del genere Genista e Spartium junceum L.; anche l'ebraico “rothem” identifica la stessa tipologia di piante. Il nome specifico deriva dal greco “monos”, unico e “sperma” seme, perché il legume contiene un unico seme. Su di  un sito israeliano si legge  una curiosa spiegazione dell'etimologia del nome scientifico; il genere Retama avrebbe lo stesso significato sia in ebraico che in arabo: rotem, retem o retama, definisce infatti una corda legata al dito come un promemoria. Nella tradizione araba, inoltre, il nome Retam è un nastro che gli arabi usavano legare intorno ad un arbusto di ginestra bianca prima di partire; se al loro ritorno il nastro era al proprio posto erano certi di non essere stati traditi; in caso contrario il segno era quello, evidente, di un avvenuto tradimento. Allo stato spontaneo la specie vive sulle dune sabbiose dei paesi nord africani ma anche in Sicilia, lungo le aree della costa meridionale dove cresce una sottospecie endemica denominata Retama raetam subsp. gussonei della quale, esiste a Cirò un popolamento spontaneo, che, data la rarità, meriterebbe un idoneo livello di protezione, visto che è una pianta che risale a cinque milioni di anni fa,  periodo messiniano, di quando lo stretto di Cibilterra si sollevò facendo  prosciugare il Mediterraneo, ed attraverso una lingua di gesso che collegava l’Africa al Mediterraneo,  molte piante come le ginestre il lentisco si diffusero fino alle coste calabresi e  fino a Cirò come è stato per la Ginestra bianca.

Cirò- Da qualche anno nella provincia di Crotone si va diffondendo una pianta africana : l’Asphodelus fistolosus che sta invadendo tutti i prati del circondario specialmente le aree urbane attorno le strade.




Cirò- Da qualche anno nella provincia di Crotone si va diffondendo una pianta africana : l’Asphodelus  fistolosus che sta invadendo tutti i prati del circondario specialmente le aree urbane attorno le strade. Ma è la prima volta che viene localizzato a Cirò lungo la provinciale Cirò- Vallo dove  è presente per ora una singola pianta abbastanza appariscente.  Purtroppo è una pianta invadente a spese delle piante tipiche, infatti dove cresce l’Asfodelus si crea un prato  uniforme dove è impossibile che possano crescere altre piante visto che già con le radici occupa parecchio spazio. E’ un genere di piante della famiglia Liliaceae che comprende diverse specie erbacee, note genericamente con il nome volgare diasfodelo. Il nome deriva dal greco σφόδελος (asphódelos) "a" = non, "spodos" = cenere e "elos" = valle, cioè «valle di ciò che non è stato ridotto in cenere». Il nome deriva dal fatto che gli asfodeli tendono a diffondersi nelle garighe dell'area mediterranea di sovente incendiate per ricavarne pascolo. Poiché gli organi sotterranei (bulbo-tuberi) sopravvivono al passaggio del fuoco, gli asfodeli e le piante che hanno la capacità di sopravvivere agli incendi sono quello che appunto resta di ciò che non è ridotto in cenere. Gli asfodeli amano i prati soleggiati e sono invadenti nei terreni soggetti a pascolo eccessivo, perché le loro foglie appuntite vengono risparmiate dal bestiame. La distribuzione naturale del genere Asphodelus ha un centro principale intorno al bacino del Mediterraneo (Europa meridionale e Africa settentrionale comprese le isole Canarie); si estende inoltre in Asia fino alla Cina. Per Omero l'asfodelo è la pianta degli Inferi. Per gli antichi Greci il Regno dei Morti era suddiviso in tre parti: il Tartaro per gli empi, i Campi Elisi per i buoni, ed infine i prati di asfodeli per quelli che in vita non erano stati né buoni né cattivi. Per tutte queste credenze, ed altre ancora, i Greci usavano piantare asfodeli sulle tombe, considerando i prati di asfodeli il soggiorno dei morti. Epimenide, considerato da alcuni uno dei sette sapienti, racconta Plutarco, usava l'asfodelo e la malva per le sue capacità di scacciare la fame e la sete, infatti la leggenda vuole che Epimenide grazie all'uso di radici e erbe non avesse bisogno di mangiare e che visse 157 anni. In alcune località, lo stelo dell'asfodelo viene utilizzato per la creazione di pregiati cesti artigianali da tempo utilizzati per la panificazione. Questi cesti anticamente erano parte indispensabile del corredo della sposa prima del matrimonio. Il gambo dell'asfodelo giallo è un cibo antico che gli anziani  colgono ancora prima che sbocci il fiore e una volta scottato con acqua e aceto conservato sott'olio. Uno di quei sapori che va pian piano scomparendo. Mentre le foglie vengono tuttora usate per confezionare i prodotti caseari come ricotte e provole che trasudano dello stesso odore delle foglie. La presenza di questa nuova pianta in tutto il bacino crotonese è dovuto comunque alla sempre più marcata tropicalizzazione del clima.