Cirò- Il 24 maggio
del 1925
moriva a soli 44 anni il grande poeta
cirotano Luigi Siciliani, grande amico di Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio, Salvatore Di Giacomo, e Ada
Negri. Oggi Cirò gli ha dedicato la piazza antecedente il belvedere Mavilia
dove si può ammirare la sua statua
marmoria, e nel palazzo dei musei presso la biblioteca comunale, una stanza è
dedicata proprio a lui, quì si possono osservare inediti di grande importanza
grazie alla collaborazione della famiglia Siciliani in particolare Luigi
Siciliani scomparso recentemente . Era
nato a Cirò da
nobile famiglia il 15 febbraio 1881. Dopo avere studiato nel liceo di Catanzaro si
trasferì al Collegio Nazareno di Roma dove, ancora
giovanissimo, iniziò la sua brillante attività letteraria. Conseguì la laurea
in giurisprudenza e quella in lettere. Si unì in
matrimonio con Ermelinda D’Angelo e
nel 1907 si
trasferì a Milano
dove fondò, con Gualtiero Castellani, Enrico
Corradini, Scipio Sighele, Luigi
Federzoni ed altri, l'Associazione Nazionalista Italiana ed
il settimanale interventista "Il Tricolore", grazie al quale esercitò
un’attiva propaganda patriottica. Accorse volontario allo scoppio della prima guerra mondiale, visse in trincea,
partecipò alla battaglia che fu detta di Santa Gorizia e dopo avere raggiunto
il grado di capitano di fanteria fu chiamato al Comando supremo e destinato
alla propaganda.
A lui fu attribuito il Bollettino della Vittoria del 4
novembre 1918 firmato
daArmando
Diaz (bollettino il cui testo è, invece, opera del fratello generale Domenico Siciliani). A guerra finita proseguì
l’attività politica nell’Associazione Nazionalista Italiana (che
poi si fuse col Partito Nazionale Fascista), partecipò
con Gabriele D'Annunzio, al quale era legato da
fraterna amicizia, alla leggendaria impresa
di Fiume e nel 1919 fu eletto Deputato a Catanzaro in
una lista di reduci e combattenti. Alla Camera dei deputati fece parte del gruppo
di Rinnovamento e fu uno dei 15 deputati che votò contro il Trattato di Rapallo. Confermato nella
legislatura successiva fece parte del Gruppo Nazionalista del quale fu anche
vice presidente. Nel 1922-23 fu
Sottosegretario alla Pubblica Istruzione e Belle Arti nel governo
Facta II e mantenne tale incarico anche nel governo
Mussolini. Notevole fu l'apporto del
Siciliani alla vita letteraria italiana. Nel 1906 pubblicò due
volumi di versi Sogni pagani e Rime della lontananza. Nel 1907
il primo volume di traduzioni, una raccolta di brevi poesie volte in italiano
dal greco e dal latino, dal tedesco, dal portoghese. Nel 1908 Arida
nutrice, raccolta di poesie intime sulla Calabria, nel 1909 Poesie per
ridere, nel 1911 L’amore
oltre la morte, nel 1920 Per consolare l’anima mia, nel 1923 L’altare del
Fauno. Siciliani si occupò anche della letteratura straniera specie con ,traduzioni
metriche da poeti inglesi moderni (1924).La sua attività si estese anche al romanzo (Giovanni
Francica del 1910)
ed a saggi di vario argomento (Studi e saggi del1913, Confessione
e battaglie del 1918, i Volti del nemico sempre del 1918). Da studioso
di lettere classiche si impegnò nelle traduzioni, fra l’altro, degli Erotici (1922) e dell’Antologia
greca. Fu molto apprezzato anche come giornalista e come conferenziere. Oggi e’ sepolto nel cimitero di Cirò. Sarebbe interessante anche dal punto di
vista turistico culturale se la sua famiglia, costruisse una grande cappella a
lui dedicata dove chiunque da nord a sud potesse venire fino a Cirò per
visitare le spoglie di questo grande Decadentista.