sabato 24 maggio 2014

Cirò- Il 24 maggio del 1925 moriva a soli 44 anni il grande poeta cirotano Luigi Siciliani,



Cirò- Il 24 maggio del  1925 moriva a soli 44 anni  il grande poeta cirotano Luigi Siciliani, grande amico di Giovanni Pascoli, Gabriele D'Annunzio, Salvatore Di Giacomo, e Ada Negri. Oggi Cirò gli ha dedicato la piazza antecedente il belvedere Mavilia dove si può ammirare  la sua statua marmoria, e nel palazzo dei musei presso la biblioteca comunale, una stanza è dedicata proprio a lui, quì si possono osservare inediti di grande importanza grazie alla collaborazione della famiglia Siciliani in particolare Luigi Siciliani  scomparso recentemente . Era nato a Cirò da nobile famiglia il 15 febbraio 1881. Dopo avere studiato nel liceo di Catanzaro si trasferì al Collegio Nazareno di Roma dove, ancora giovanissimo, iniziò la sua brillante attività letteraria. Conseguì la laurea in giurisprudenza e quella in lettere. Si unì in matrimonio con Ermelinda D’Angelo e nel 1907 si trasferì a Milano dove fondò, con Gualtiero Castellani, Enrico Corradini, Scipio Sighele, Luigi Federzoni ed altri, l'Associazione Nazionalista Italiana ed il settimanale interventista "Il Tricolore", grazie al quale esercitò un’attiva propaganda patriottica. Accorse volontario allo scoppio della prima guerra mondiale, visse in trincea, partecipò alla battaglia che fu detta di Santa Gorizia e dopo avere raggiunto il grado di capitano di fanteria fu chiamato al Comando supremo e destinato alla propaganda. A lui fu attribuito il Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918 firmato daArmando Diaz (bollettino il cui testo è, invece, opera del fratello generale Domenico Siciliani). A guerra finita proseguì l’attività politica nell’Associazione Nazionalista Italiana (che poi si fuse col Partito Nazionale Fascista), partecipò con Gabriele D'Annunzio, al quale era legato da fraterna amicizia, alla leggendaria impresa di Fiume e nel 1919 fu eletto Deputato a Catanzaro in una lista di reduci e combattenti.  Alla Camera dei deputati fece parte del gruppo di Rinnovamento e fu uno dei 15 deputati che votò contro il Trattato di Rapallo. Confermato nella legislatura successiva fece parte del Gruppo Nazionalista del quale fu anche vice presidente. Nel 1922-23 fu Sottosegretario alla Pubblica Istruzione e Belle Arti nel governo Facta II e mantenne tale incarico anche nel governo Mussolini.  Notevole fu l'apporto del Siciliani alla vita letteraria italiana. Nel 1906 pubblicò due volumi di versi Sogni pagani e Rime della lontananza. Nel 1907 il primo volume di traduzioni, una raccolta di brevi poesie volte in italiano dal greco e dal latino, dal tedesco, dal portoghese. Nel 1908 Arida nutrice, raccolta di poesie intime sulla Calabria, nel 1909 Poesie per ridere, nel 1911 L’amore oltre la morte, nel 1920 Per consolare l’anima mia, nel 1923 L’altare del Fauno. Siciliani si occupò anche della letteratura straniera specie con ,traduzioni metriche da poeti inglesi moderni (1924).La sua attività si estese anche al romanzo (Giovanni Francica del 1910) ed a saggi di vario argomento (Studi e saggi del1913, Confessione e battaglie del 1918, i Volti del nemico sempre del 1918). Da studioso di lettere classiche si impegnò nelle traduzioni, fra l’altro, degli Erotici (1922) e dell’Antologia greca. Fu molto apprezzato anche come giornalista e come conferenziere. Oggi e’ sepolto nel cimitero di Cirò. Sarebbe interessante anche dal punto di vista turistico culturale se la sua famiglia, costruisse una grande cappella a lui dedicata dove chiunque da nord a sud potesse venire fino a Cirò per visitare le spoglie di questo grande Decadentista.