martedì 14 aprile 2015

Cirò- Conferenza su Luigi Lilio, ideatore della riforma del calendario gregoriano, mercoledì 22 aprile 2015 ore 16.30 alla comunita’ Salesiana di Firenze



Cirò- Conferenza su Luigi Lilio, ideatore della riforma del calendario gregoriano, mercoledì 22 aprile 2015 ore 16.30 alla comunita’ Salesiana di Firenze - parrocchia sacra famiglia, presso  il salone Don Bosco del centro giovanile salesiano, a cura del ricercatore  Francesco Vizza, Dirigente di Ricerca del CNR, Istituto di Chimica dei Composti Organo Metallici (CNR - ICCOM), autore di 160 pubblicazioni scientifiche, di due monografie, di numerosi capitoli di libri e di trenta brevetti di invenzione industriale. Vizza da anni svolge anche attività di ricerca archivistica mirata alla riscoperta di personaggi poco noti nella Storia della Scienza. Ha pubblicato: Luigi Lilio Medico Astronomo e Matematico di Cirò, ideatore della Riforma del Calendario Gregoriano, Laruffa Editore, Reggio Calabria, 2010; Giano Lacinio alchimista francescano del Cinquecento, Laruffa
Editore, Reggio Calabria, 2015. Nel Cinquecento Luigi Lilio escogitò un piano geniale che permise di riportare la data della Pasqua perfettamente in linea con l’equinozio di primavera e le fasi della luna. Il suo calendario permette di sincronizzare l’equinozio di primavera e la data della Pasqua per altri circa 5 miliardi di anni, cioè fino a quando durerà il nostro sistema solare.
Di Luigi Lilio, medico astronomo e matematico del XVI secolo, non sappiamo quasi nulla. Eppure la riforma del calendario giuliano, che non porta il suo nome ma quello del papa Gregorio XIII che l’ha promulgata nel 1582, segna un momento fondamentale nella storia del computo del tempo civile. Il calendario Gregoriano, rimasto invariato, è quello che ancora adoperiamo dopo circa mezzo millennio. Nel corso dei secoli la discordanza tra le date del calendario giuliano, in
vigore dal 46 a.C., e l’equinozio di primavera impone la necessità di correggere le regole adottate per registrare il tempo.
 Questo problema è particolarmente sentito dalla Chiesa Cattolica che già dal Concilio di Nicea del 325 aveva legato al novilunio e all’equinozio di primavera il suo mistero fondamentale: la Resurrezione di Cristo ovvero la Pasqua. Nel XVI secolo appare ormai improcrastinabile la riformulazione del calendario, ma è un compito arduo da svolgere poiché le difficoltà astronomiche da risolvere riguardano sia il moto apparente del Sole, sia il moto relativo della Luna. Mancano le leggi dei modelli planetari, i metodi della fisica e gli strumenti della matematica che vedranno la luce pochi anni dopo grazie a Keplero, Galileo e Newton. Lilio non ha a disposizione queste conoscenze ma, basandosi su dati astronomici approssimati contenuti in vecchie tavole compilative, grazie a un geniale sistema di computo, riesce ad elaborare un  calendario così preciso da sfidare i secoli.