Cirò- Ancora un
altro grande successo per i vini della Tenuta Iuzzolini: Il Cirò D.o.c. classico è Medaglia
d'Oro al prestigioso Concorso Internazionale di Lione 2016 in Francia.
A comunicarlo con grande soddisfazione è l’imprenditore Pasquale Iuzzolini
Amministratore Unico dell’azienda. Conquistare il mercato francese è stata una grande soddisfazione per tutta la Calabria, ma soprattutto per un territorio a vocazione agricola come il cirotano. Monito questo per il mantenimento della salvaguardia di un territorio, che produce un prodotto unico legato appunto al Cirò Doc, sinonimo di identità. In proposito il primo cittadino Mario Caruso si era espresso con un “No alla DOC Calabria- in quanto sarebbe finalizzata solo a sostenere interessi economici di massa, che non premiano la qualità perseguita dai viticoltori. Essa raggrupperebbe sotto un unico cappello zone che nulla hanno in comune, la cui qualità è fortemente disomogenea. Sarebbe una mina pericolosa per l’immagine di serietà e qualità produttiva di cui invece gode l’area del Cirò, consolidatasi nel tempo grazie a infaticabili agricoltori e viticoltori”. Ed la rivincita del rosso doc Cirò va proprio in questa direzione. Un vino questo appena premiato prodotto da solo uve Gaglioppo, proveniente dalla località "Timpa Bianca" , il cui Terreno è a prevalenza di argilla bianca. Questi i principali riconoscimenti avuti di recente:5° Medaglie d'oro alla Mostra nazionale vini 2015 di Pramaggiore, e per il Cirò Rosso 2013 - medaglia d'oro - concorso internazionale di Lione 2015.
Amministratore Unico dell’azienda. Conquistare il mercato francese è stata una grande soddisfazione per tutta la Calabria, ma soprattutto per un territorio a vocazione agricola come il cirotano. Monito questo per il mantenimento della salvaguardia di un territorio, che produce un prodotto unico legato appunto al Cirò Doc, sinonimo di identità. In proposito il primo cittadino Mario Caruso si era espresso con un “No alla DOC Calabria- in quanto sarebbe finalizzata solo a sostenere interessi economici di massa, che non premiano la qualità perseguita dai viticoltori. Essa raggrupperebbe sotto un unico cappello zone che nulla hanno in comune, la cui qualità è fortemente disomogenea. Sarebbe una mina pericolosa per l’immagine di serietà e qualità produttiva di cui invece gode l’area del Cirò, consolidatasi nel tempo grazie a infaticabili agricoltori e viticoltori”. Ed la rivincita del rosso doc Cirò va proprio in questa direzione. Un vino questo appena premiato prodotto da solo uve Gaglioppo, proveniente dalla località "Timpa Bianca" , il cui Terreno è a prevalenza di argilla bianca. Questi i principali riconoscimenti avuti di recente:5° Medaglie d'oro alla Mostra nazionale vini 2015 di Pramaggiore, e per il Cirò Rosso 2013 - medaglia d'oro - concorso internazionale di Lione 2015.