Cirò- Consegnata
ufficialmente la bandiera della Città del Vino all’antico borgo medievale di
Cirò, che è entrato a far parte, con la sua millenaria attività enologica,
dell’Associazione nazionale “Città del vino”. Un territorio a
vocazione agricola i cui vini sono oggi esportati in tutto il mondo, meritava
da tempo di riconquistare un riconoscimento così prestigioso. Il risultato di
oggi è stato possibile grazie alla sensibilità ed all’impegno profuso dall’esecutivo
del sindaco Mario Caruso, di questo ne è convinto anche il Sindaco di Saracena Mario Albino Gagliardi,
in rappresentanza della Calabria, coordinatore regionale dell’associazione
Città dell’Olio, complimentandosi con tutta la comunità di Cirò per il ritorno,
dopo anni, nel sodalizio nazionale che raggruppa e promuove le città italiane
del vino. Dopo l’assemblea nazionale che ha visto coinvolti tutti i sindaci
delle città italiane aderenti, al Primo Cittadino Mario Caruso, a Ravello
(Salerno) è stata consegnata ufficialmente la bandiera della Città del Vino. –
Ad accompagnare Caruso c’era anche il vicesindaco Francesco Paletta e il
consigliere comunale Mario Romano.
Sono molto orgoglioso – dichiara il Sindaco
di Cirò – per l’ulteriore traguardo raggiunto dalla nostra Città e dall’intero
territorio che, come è noto, produce l’80% del vino calabrese. Siamo certi che,
nel quadro delle diverse iniziative e finalità portate avanti su scala
nazionale dalle Città del Vino, la nostra partecipazione si dimostrerà valore
aggiunto per l’impegno non solo istituzionale ma anche dell’importante mondo
produttivo locale. Per quel che ci riguarda – conclude Caruso – il
prossimo obiettivo da condividere è un piano regolatore per la tutela dei
vigneti e la valorizzazione e promozione delle strade del vino.
L’obiettivo dell’Associazione è quello di aiutare i Comuni
(con il diretto coinvolgimento di Ci.Vin srl, sua società di servizi) a
sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle
attività e quei progetti che permettono una migliore qualità della vita, uno
sviluppo sostenibile, e più opportunità di lavoro.