giovedì 1 novembre 2018

Cirò- In occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti Sabato scorso presso le Suore di S. Antonio in Cirò l’Associazione Arcobaleno Onlus ha organizzato per il quarto anno consecutivo in collaborazione con Oratorio Domenico Savio la tradizionale “Pasta dei Morti”.



Cirò- In occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti Sabato scorso presso le Suore di S. Antonio in Cirò l’Associazione Arcobaleno Onlus ha organizzato per il quarto anno consecutivo in collaborazione con Oratorio Domenico Savio la tradizionale “Pasta dei Morti”. Come vuole la tradizione cirotana. In questo periodo, si usa infatti  ricordare i nostri defunti condividendo il cibo in loro suffragio. Alcuni dei prodotti alimentari saranno offerti dal Banco delle Opere di Carità e altri dalla sottoscrizione dei volontari che, inoltre, cucineranno e distribuiranno le pietanze preparate. Sono stati invitati gli anziani, persone sole, giovani.

La manifestazione  dedicato alla commemorazione dei defunti, vede usanze e tradizioni tra  riti pagani e antiche tradizioni culinarie. A cominciare sono proprio i bambini, i quali vanno da casa in casa per racimolare dolci. Una festa antica chiamata i “Morticeddi”, a cui purtroppo sta lasciando il posto all’americana Halloween  sempre più di moda anche nelle nostre realtà. Secondo le antiche tradizioni, la famiglia che deve ricordare un caro estinto, soprattutto nei piccoli centri,  prepara squisite pietanze, soprattutto primi piatti con sugo di maiale, e olio novello, che verrà offerto ai vicini, poiché la tradizione vuole che con questo gesto l’anima del defunto si potrà saziare almeno una volta l’anno. Gli anziani raccontano che la notte  in sogno ogni defunto ringrazia i parenti per il “pranzo ricevuto”. C’è anche chi dimentica o non rispetta questa tradizione, in questo caso, gli anziani raccontano di aver visto in sogno i propri defunti seduti ad un tavolo vuoto lasciati digiuni, e per questo che molte famiglie preparano dei pranzi e li regalano alla gente più povera, o se non hanno defunti da ricordare preparano pietanze per loro stessi, annotando il pranzo alle anime dimenticate. Tra i dolci più diffusi del periodo sono i “crispeddi”, che ogni famiglia in questo periodo prepara. Questi dolci vengono anche regalati, e quando si danno viene menzionato sempre il nome del defunto. Per la buona riuscita della manifestazione sono state ringraziati le suore di San Antonio  per l’ospitalità, il Parroco Don Matteo Giacobbe, e  Antonella Cinefra dell’associazione Arcobaleno.