lunedì 12 novembre 2018

Cirò- Sono stati riconosciuti i debiti fuori bilancio per 190 mila euro stimati dagli uffici tecnici per lavori di somma urgenza che si sono resi necessari in seguito all’alluvione del 3 e 5 ottobre, punto deliberato dalla sola maggioranza del consiglio comunale di giovedì scorso. Inoltre sono stati chiesti 600 mila euro per e strade interpoderali distrutte dall’alluvione, è quanto riferisce durante il consiglio il sindaco Francesco Paletta. Intanto, prosegue il sindaco- Finalmente il castello di Cirò è diventato di proprietà del comune


Cirò- Sono stati riconosciuti i debiti fuori bilancio per 190 mila euro stimati dagli uffici tecnici per lavori di somma urgenza che si sono resi necessari in seguito all’alluvione del 3 e 5 ottobre, punto deliberato dalla sola maggioranza del consiglio comunale di giovedì scorso. Inoltre sono  stati chiesti 600 mila euro per e strade interpoderali distrutte dall’alluvione, è quanto riferisce  durante il consiglio il sindaco Francesco Paletta. Intanto, prosegue il sindaco- Finalmente il castello di Cirò è diventato di proprietà del comune, l’atto di vendita risale al 6 novembre scorso, l’atto di vendita,  è seguita al versamento a saldo delle pattuite ai tre proprietari, arriva dopo un anno e mezzo dalla firma del compromesso ed ora –ha detto Paletta-  ogni sviluppo è possibile, grazie anche al finanziamento  ministeriale di 2 milioni di euro già accordato dal Ministero. Soddisfatta la maggioranza, la minoranza consiliare Pd ha precisato- “che si tratta di un successo condiviso, evidenziando l’impegno del parlamentare Nicodemo Oliverio  nell’ assegnazione dei fondi, dove il capogruppo della minoranza, Francesco Marino (Pd), ha ribadito la sua perplessità sulla scelta di optare per la transazione con i privati anziché esercitare l’esproprio. I vari intoppi che hanno determinato il ritardo, ha spiegato il primo cittadino- in  risposta all’interrogazione presentata dal Pd nei mesi scorsi, inoltrata anche alla Prefettura, che l’aveva sollecitata, era dovuta per l’esistenza di una ipoteca iscritta su una particella che il proprietario Michele Colucci,  il quale si è, comunque, impegnato ad estinguere. Inoltre precisa Paletta- Nel compromesso non era stata inserita la torre pentagonale, diventando motivo di contesa tra i proprietari,  che alla fine è stata risolta con la donazione al Comune. 
Ad aumentare le potenzialità di attrazione turistica per Cirò, oltre al Castello, si è aggiunto di recente la restituzione al Comune da parte dell’associazione che l’aveva avuto in gestione dell’ostello della gioventù di località Le Cappella, per il quale il sindaco ha annunciato la possibilità di accedere ad un finanziamento nazionale. E’ stato un importante Consiglio Comunale, questo, - ha riferito Giuseppe Dell’Aquila della minoranza,  dove abbiamo appreso, con immenso piacere, che il problema relativo all'acquisto del Castello è stato risolto. Finalmente aggiungo, congratulandomi personalmente anche con il Sindaco Francesco Paletta per l'atteggiamento tenuto. Una notizia importantissima, perchè vuol dire che l'intero comprensorio cirotano da oggi ha l'opportunità di aggiungere ai propri servizi di promozione turistica una valida ed attesa prospettiva: la restaurazione del Castello di Cirò. Tutto questo grazie  ai finanziamenti di circa 4 milioni che le amministrazioni a guida PD hanno portato nell'ultimo anno: mi riferisco al Finanziamento di 2 mln del MIBACT grazie all'interessamento dell'On. Nicodemo Nazzareno Oliverio e agli altri 2 mln investiti dalla Regione Calabria ed annunciati proprio dal Presidente Gerardo Mario Oliverio durante la convention sul Vino in Estate”.