domenica 17 marzo 2013

Cirò- E’ uscita la 23° edizione del giornalino dell’Oratorio San Domenico Savio , tra gli argomenti trattati-“ Le Congiuntiviti” argomento trattatato dall’oculista Leopoldo De Martino



Cirò- E’ uscita la 23° edizione del giornalino dell’Oratorio San Domenico Savio , tra gli argomenti trattati-“ Le Congiuntiviti” argomento trattatato dall’oculista  Leopoldo De Martino, lo specialista inoltre ha dato anche qualche   consiglio sui farmaci, e sulle sostanze ad azione decongestionante (vasocostrittori) e antistaminica che riducono la reazione infiammatoria dell’occhio (e quindi prurito, il gonfiore, il bruciore, la lacrimazione) conseguente a stimoli infettivi, tossici e allergici che trovano impiego sia nelle forme infiammatorie che in quelle allergiche. Come pure nelle congiuntiviti e nelle irritazioni da inquinanti atmosferici o da sostanze tossiche in ambiente domestico, accanto ai presidi più adeguati, prescritti dal medico, trovano indicazioni i colliri a base di antistaminici e de-congestionanti nei casi di gravità lieve-moderata. Questi ultimi, riducendo gli effetti sintomatici allergici ed infiammatori, scatenati dalla lesione chimica, permettono un pronto recupero dell’occhio e della congiuntiva in particolare. Ma non solo medicina nel giornalino come la storia di   Padre Pancrazio, e le attività sportive  dei Giocatori, lo spettacolo dei Pueri Cantores, e la festa di San Giovanni Bosco il Santo dei giovani. Ma anche cultura e tradizioni, come la riscoperta da parte dei giovani della  Pubblicazione scientifica sul ritrovamento di una cavalletta gigante rara, e l’incontro tra giovani allievi provenienti dallIPSIA di Crotone sezione Manutenzione Meccanico, i quali hanno fatto tappa nella città di Lilio visitando il museo nazionale di astronomia e matematica dedicato a Luigi Lilio riformatore del calendario gregoriano. E non poteva mancare nel giornalino la gastronomia tipica come la zucca, attraverso le nozioni scritte da Francesca Vasamì, la quale scrive- La zucca ha una lunga storia, non c’è antico popolo che non l’abbia conosciuta, dagli Egizi ai Romani. Portata nel continente europeo da Cristoforo Colombo fu considerata di poco valore. Ma noi a Cirò la usiamo tantissimo in cucina, con il peperoncino e i fagioli ma anche frittelle e come zuppa, o con le tagliatelle e le salsicce, una vera prelibatezza.