Cirò- La cultura si è fermata a Cirò presso la nuova sede
del centro diurno per adolescenti dedicata a mons. Alessandro Vitetti, uomo
umile ricco di santità, un bene confiscato alla criminalità organizzata, dove
un pubblico attento ha seguito il convegno dedicato alla prima giornata del
calendario Liliano, patrocinato dalla regione Calabria , dalla Provincia di
Crotone e dalla Società astronomica italiana. “Istituire a Cirò La Specola di Lilio come osservatore
astronomico permanente e chiedere il gemellaggio con la Specola del Vaticano e con
tutti gli altri centri presenti nel mondo”, è questa l’idea lanciata
dallo professore Pietro De Leo,
ordinario di storia medievale dell’UNICAL, mentre il sindaco Mario Caruso, ha
riferito sull’intenzione del
professore Antonino Zichichi, di
voler proporre all’Onu l’istituzione della Giornata mondiale del Calendario
il 21 marzo di ogni anno. Tra le verità
inedite portate alla luce, l’ultimo studio del ricercatore del CNR di Firenze Francesco Vizza sulla sussistenza
di due manoscritti, uno di Luigi e uno di Antonio Lilio, che porta ad
affermare che sicuramente Antonio Lilio era coautore del lavoro
iniziato dal fratello Luigi sullo studio del calendario perfetto.”Lo dicono i rari documenti storici rinvenuti
presso la biblioteca Vaticana”,
riferisce il ricercatore Vizza, purtroppo entrambi i manoscritti sono andati persi, e per questo che alla fine
morto il Papa, Antonio ed il Sirleto, rimasto ancora in vita l’unico membro della commissione del
calendario Clavio, toccò a lui spiegare la riforma del calendario nel “Romani
Calendari a Gregorio 13°”, questo portò in inganno tanti altri autori che lo
vedevano come autore della riforma al posto di Lilio. Dunque Antonio Lilio svolse un ruolo da protagonista nella riforma,
prosegue Vizza, l’apporto che egli ha dato alla riforma del calendario fu
fondamentale. “Questa è la città del
calendario liliano- ha proseguito il sindaco,
dove uomini illustri hanno vissuto e camminato tra le viuzze dell’antico
borgo, oggi viene celebrato non solo Lilio, ma
la giornata della memoria delle
vittime della mafia, ed il fatto che noi oggi ci troviamo qui, in una
struttura confiscata alla criminalità, che noi abbiamo dato alla curia come
centro diurno per ragazzi, ci rende orgogliosi . E’ giunto il momento, precisa
il sindaco di dare ai fratelli Lilio,
che hanno cambiato la storia del tempo, il giusto riconoscimento, divenendo attrattori culturali e di sviluppo di questo
territorio che verranno proiettati in tutto il mondo. Presente al convegno anche il responsabile dell’ufficio cultura della
diocesi di Crotone Don Francesco Spadola:
è motivo di orgoglio- ha detto,” appoggeremo insieme a S.E. il vescovo di
Crotone la volontà di far conoscere Lilio, la cultura è fondamentale per il
rilancio del turismo. Non facciamo
Mausolei vuoti -riempiamoli di giovani che possono continuare a diffondere
la figura di Lilio nel mondo”. “ Sosterremo
anche noi la proposta di Zichichi sulla giornata mondiale del calendario, ha
detto nel suo intervento l’assessore regionale Mario Caligiuri, la riscoperta di Lilio è una azione
intelligente di questa amministrazione, di marketing basato sulla cultura
sull’economia e sul turismo culturale, anche le scuole dovranno fare la loro
parte. Abbiamo bisogno di bussole di riferimento- ha concluso Caligiuri- di un
senso di limite e del tempo che Lilio con la sua riforma ci ha dato”. Nel corso
del convegno è stato presentato il busto di Lilio creato dallo scultore Giuseppe Capuano, per dire fine alle
tante icone errate di Lilio che lo raffigurano come un uomo del 700 con sciarpa
e capelli lunghi tipici del periodo illuminista. L’artista ha detto di aver
compiuto notevoli studi antropologici su abiti e figure del 500 e non solo, con
riferimento alla conosciuta figura del
fratello Antonio Lilio, dal cui studio è nato un nuovo ritratto di Luigi Lilio,
busto che sarà collocato all’interno del museo astronomico di Lilio, le cui
sembianze sembrano essere marcate e tipiche come quelle dei cirotani. “Ricostruire una memoria storica collettiva
capace di offrire rinnovata dignità e bellezza intellettuale a una nuova e
credibile storia della calabria del futuro” lo ha detto IgnazioFilice cultore di
studi liliali. Altro convenuto ad
apportare il suo contributo è stato quello del cultore di storia medievale Eugenio De Rose. Alla fine sono
state lette alcune poesie dei ragazzi dedicate a Lilio dalla professoressa Dina
De Marco.