Cirò- Quattro serpenti Cervoni uccisi sulla strada
provinciale Cirò- Umbriatico, in zona Coppa-Favaro, dalle auto in corsa. E’ una
strana abitudine questa dei serpenti di
recarsi sull’asfalto durante le ore notturne,
quando è più fresco, forse per
cercare il caldo dell’asfalto,
abitudine questa pericolosa visto che poi rimangono vittime delle auto in
corsa. Il cervone (Elaphe quatuorlineata Lacépède, 1789) è un serpente della
famiglia dei colubridi. È il più lungo serpente italiano ed uno tra i più
lunghi d'Europa, può raggiungere anche i due metri. Contribuisce al buon funzionamento della catena
dell’ecosistema, senza il quale l’ambiente ne potrebbe risentire, con danni
incalcolabili sulla natura stessa. Si tratta di un serpente che gli anziani
chiamano “Mpasturavacca”, questo nome deriva da una credenza popolare, secondo
cui il Cervone sarebbe ghiotto di latte, e per ottenerlo si attacca alle
mammelle delle mucche. Tiene sotto controllo la proliferazione dei topi, e per questo a volte, avvicinandosi
pericolosamente alle abitazioni in cerca di prede, a torto viene uccisa in quanto scambiata per
una vipera, ma sarebbe opportuno in proposito, secondo il racconto di alcuni
anziani, recitare questa antica preghiera per poterla catturare e soprattutto
per non farsi mordere:”Vipera vipera amara, fermati come si ferma, il fiume
Giordano, Dio vuole che non ti muovi”.