domenica 4 agosto 2013

Cirò- Una volta il mare buttava sulla spiaggia conchiglie e stelle meravigliose, dove i bambini facendo lunghe passeggiate le raccoglievano, oggi purtroppo, tutta la costa cirotana era tappezzata da detriti d’ogni genere in plastica



Cirò- Una volta il mare buttava sulla spiaggia  conchiglie e stelle meravigliose, dove i bambini facendo lunghe passeggiate le raccoglievano, oggi purtroppo,  tutta la costa cirotana era tappezzata da detriti d’ogni genere in plastica, provenienti, come si può leggere sulle loro etichette da ogni parte, dalla Puglia, dall’Est, e molte confezioni  per pesci congelati, maleodoranti e sporchi,  probabilmente sono il risultato di qualche scarico di qualche grosso peschereccio o nave da crociera di passaggio. Alcuni bambini aiutati dai loro genitori hanno rimossi una parte dei residui  lungo la battigia e li hanno raccolti in sacchetti per i rifiuti, ma la gran parte viene  veicolata dalle correnti e dispersa. Se da una parte si fa tanto per  evitare impatto ambientale facendo demolire ogni manufatto di canne lungo le spiagge, non si capisce perché simili cose ancora nei nostri mari possa ancora accadere

E sempre in materia di impatto ambientale, nella stessa zona della Marinella, luogo delle demolizioni di alcune capanne di canne, come mai ancora non è stato demolito  e tolto dalla spiaggia, il relitto della  barca a vela dei profughi lasciata sulla spiaggia qualche anno fa, ridotta ora ad un cumulo di ferraglia pericolosa , visto che  purtroppo i bambini ne sono attratti    e dove giocano. Il relitto si trova a dieci metri dalla prima area dove cresce la ginestra bianca e dalle splendide dune ora ricoperte da polvere di ferro, effetto  dell’ossidazione del ferro a causa della salsedine. Anche questo è impatto ambientale, ma a distanza di qualche anno, ancora nessuno lo ha rimosso.