Cirò- L’associazione Libera visita i luoghi degli
immobili tolti ai clan: prima tappa
museo archeologico, locale tolto alla mafia e trasformato in museo archeologico e Polo culturale, intervento
realizzato con la programmazione Fondi Strutturali PON Sicurezza 2000-2006-
“Sicurezza per lo sviluppo del
Mezzogiorno d’Italia”. Presente la responsabile del presidio Libera di Cirò
Marina Maria Concetta Mazziotti che ha accompagnato venticinque ragazzi del
gruppo Oratorio della Parrocchia San PioV di Milano, il loro parroco don Marco
Bertagna e suor Cristina Maietti. I giovani universitari -ha detto la
responsabile di Libera, egregiamente
rappresentata da Concetta Mazziotti- sono desiderosi di conoscere
l’ambiente ed il territorio, sono consapevoli che le mafie esistono anche al
nord, non solo al sud, ma conoscere come
vive un piccolo paese con questo fenomeno e come reagisce e con quali mezzi
lotta , ci consente di capire meglio alcune realtà e ci spinge a vivere con più
coraggio apprezzando le piccole cose.
Assorbiremo tutto ciò che c’è da imparare in questi giorni di permanenza nel
cirotano, hanno riferito i ragazzi- e porteremo con noi un grande bagaglio
culturale e tanta voglia di lottare come stanno facendo negli ultimi anni a Cirò, dove molti immobili sono stati tolti ai clan e dati in affidamento ad associazioni onlus. In prima fila con
Libera c’è stato il sindaco Mario Caruso che ha spiegato al gruppo gli eventi
che hanno portato al sequestro e
all’affidamento dei vari immobili, operazioni- ha detto eseguite durante il mio
mandato.
Noi siamo una amministrazione trasparente, abbiamo sempre lottato per
una società sana, siamo stati il primo paese ad ospitare l’associazione Libera
nella provincia, da quando è nata questa associazione a Cirò Marina, è un
continuo visitare i nostri territori da
parte di nuove generazione che si confrontano con questa realtà, a volte presa ad esempio per il
coraggio che Cirò nella storia, nonostante tutto , ha dimostrato di avere.
Evidenzia –prosegue Caruso- come questa realtà, ricca di contenuti culturali e
di antiche tradizioni, viene ricordata in positivo dai numerosi ragazzi che poi
ritornano dopo la breve parentesi alle
loro residenze, e questo dimostra che è l’antidoto alla cultura
dell’illegalità. I ragazzi inoltre hanno
visitato il museo astronomico di Luigi
Lilio rimanendo esterrefatti per l’alto valore culturale degli studi compiuti
dal grande genio qual è Lilio.