Cirò- All’illustre
figlio di Cirò Luigi Lilio, Francesco
Vizza, Dirigente di Ricerca - ICCOM-CNR-sezione di Firenze, dedicherà
Giovedi 3 Marzo alle ore 21.00 una
conferenza dal titolo "I dieci giorni scomparsi dalla nostra vita:
Luigi Lilio riformatore del Calendario Gregoriano" presso la Biblioteca delle
Oblate, a Firenze. Modererà il
convegno Gianna Reginato ICCOM-CNR-sezione di Firenze, a cui parteciperanno anche Domenico
Madera e Massimo Ierimonti con la ". Lettura bolla Inter
Gravissimas”.
Luigi Lilio, scrive in una nota il ricercatore Vizza- era un
medico astronomo e matematico del XVI secolo, la cui figura personale non ha
quasi lasciato traccia. Eppure la riforma del calendario, che non porta il suo
nome ma quello del papa Gregorio XIII che l’ha promulgata nel 1582, segna un
momento fondamentale nella storia del computo del tempo civile e del computo
della Pasqua. Il calendario di Lilio, rimasto invariato, è quello che ancora
adoperiamo dopo circa mezzo millennio. Nel corso dei secoli la discordanza tra
le date del calendario giuliano, in vigore dal 46 a.C., e l’equinozio di
primavera impone la necessità di correggere le regole del computo adottato per
regolare il tempo. Ne soffre in particolare la Chiesa Cattolica
che già dal Concilio di Nicea del 325 aveva legato al novilunio e all’equinozio
di primavera il suo mistero fondamentale: la Resurrezione di
Cristo. Nel XVI secolo-prosegue Francesco Vizza- appare ormai
improcrastinabile la riformulazione del calendario, ma è un compito arduo da
svolgere poiché mancano le leggi dei modelli planetari, i metodi della fisica e
gli strumenti della matematica che vedranno la luce pochi anni dopo grazie a
Keplero, Galileo e Newton. Lilio, conclude il cirotano Vizza- non ha a disposizione queste conoscenze ma, basandosi
su dati astronomici ancora approssimati, contenuti in vecchie tavole
compilative, riesce ad elaborare un calendario così preciso da sfidare i
secoli. Mediante i suoi calcoli, la data della Pasqua e l’equinozio di
primavera saranno sincronizzati per altri 4,5 miliardi di anni. E’ sempre
interessante scoprire qualche tassello
degli studi e della vita di Lilio rimasto nell’oblio fino a qualche anno fa,
finchè due studiosi di Lilio di Cirò: il prof. Egidio Mezzi ed il prof.
Francesco Vizza accesero una luce sulla sua esistenza, grazie al loro ultimo
libro, dove i due autori svelano gran parte della storia e degli studi di Luigi
Lilio.