Cirò-
L’amministrazione comunale guidato da Mario Caruso, ha approvato i criteri per
indire prossimamente un bando finalizzato all’eliminazione dell’amianto dai
tetti. “ Tutelare l’ambiente e garantire la sicurezza per la salute individuando
la presenza di amianto sui tetti, mediante un primo censimento. Sollecitare,
attraverso un contributo pubblico, la sostituzione dello stesso con materiale
non cancerogeno”. A darne notizia è il vicesindaco Francesco Paletta, il quale
informa che, per la realizzazione di questo progetto, l’Amministrazione
Comunale prevede un contributo pari al
60% sul totale della spesa fino ad un massimo di 2mila euro. La somma messa a
disposizione dal Comune – precisa – è di 50mila euro. Un primo censimento –
prosegue il vicesindaco – verrà effettuato proprio in base alle richieste che
ci auguriamo perverranno numerose in seguito alla pubblicazione del bando.
Successivamente – conclude Paletta – verranno selezionati gli interventi da
effettuare in base alla natura del fabbricato, alla quantità e alle condizioni
dell’amianto, alla vicinanza o meno a luoghi di interesse quali scuole, chiese
o altri spazi pubblici molto frequentati. . Con l’entrata in vigore della legge
257/92 non si possono più produrre
materiali contenenti Amianto, ed in Italia la commercializzazione è proibita
dal 1994. Oggi per poterle sostituirle, occorre un piano di smantellamento da
presentare all’ASL di appartenenza e soprattutto l’impresa esecutrice dei
lavori deve indicare la sede della discarica in quanto questa, deve essere
autorizzata per lo smaltimento speciale. La pericolosità è dovuto al fatto che
respirandone la polvere, questa giunge
nei polmoni dove permane per tutta la vita, determinando malattie letali.
Perciò, una volta tolte le pericolose lastre dai tetti, andrebbero come per
legge incapsulate e ricoperte da pellicola di protezione per impedire il
diffondersi delle sue polveri
pericolose, naturalmente ad opera di esperti del settore. Ancora purtroppo
molti tetti sono ricoperte con eternit, specie il centro storico, dove alle
antiche tegole, si sono preferite in passato, le pericolose lastre, ma che
oggi, rilevato la gravità, ognuno cerca di sbarazzarsene come può, facendo
nascere molte discariche molto più pericolose, visto che sono ridotti in pezzi,
da dove è più facile che la micidiale polvere si possa diffondere ancora di
più. Anche per questo il comune ha
inteso andare incontro alle famiglie, ed evitare quindi che vengano abbandonate
dietro la prima curva.