Cirò- Anche
le quattro porte medievali di Cirò sono protette da uno o più Santi come si
legge nella “Descrizione ed Historica Narrazione di Cirò” del 1849 di Giovan
Francesco Pugliese. Ma nemmeno la loro protezione è intervenuta
affinchè possano essere restaurate. Da anni si attende che vengono
liberati i finanziamenti regionali sui
borghi di Calabria, anche se il sindaco
Francesco Paletta ha detto di avere già pronto il progetto per il loro
restauro. Delle quattro porte, la
principale è Mavilia, al prospetto esterno della quale vi erano i seguenti
stemmi: Al mezzo le armi del sovrano, a destra quelle del feudatario, a
sinistra lo stemma dell'università. Dalla prima interna è coperta a lamia, e vi
eran dipinti i santi Francesco da Paola,
ed Antonio protettore degli animali e dei poveri.
La seconda è Scezzari
nel cui prospetto si vedevano gli stemmi regi, quelli feudatario e
nell’interno, che era anche a lamia, i dipinti lo Spirito Santo, San Rocco, San Leonardo, San Francesco di Paola,
Sant’Antonio, e la Concezione. La terza è Cacovia ove si conservano ancora
al prospetto due iscrizioni, una in greca in mattone cotto, l’altra in latino su
pietra. Una in relazione alla cattiva e malagevole strada per giungervi,
l’altra all’amenità del sito, da non cambiarsi con altro e con auspici migliori-
scrive il Pugliese.
All’interno si trova l’effige dei S.S.Francesco e Nicodemo di Cirò. La
quarta porta si chiama Falcone anche
questa con interno a lamia e coll’effige di San Francesco e Sant’Antonio. Sono tutti santi molto venerati a Cirò tra cui i nostri santi patroni Nicodemo e
Francesco si spera che presto possano ritornare a vegliare sulle quattro
porte e che la Regione si decide a
liberare i finanziamenti sui Borghi di Calabria.