mercoledì 8 luglio 2020

Cirò- Cambio al vertice dell’associazione Rotary Cirò, Mario Caruso nuovo presidente.

Cirò- Cambio al vertice dell’associazione Rotary Cirò, Mario Caruso che era il presidente del Rotary Foundation, è il nuovo presidente del  Rotary International del club Cirò, subentra alla dott.ssa Giuseppina De Novara, nominata nel Giugno 2019. “Il passaggio  della campana lo facciamo formalmente il 18 luglio- ha anticipato il neo presidente-  in quella occasione-prosegue-  esporrò il mio programma che prevede tra le altre cose, il restauro dell'affresco di San Nicodemo rinvenuto l’anno scorso, durante il restauro della chiesa di San Giovanni”. E’ passato un anno da quando durante l’inaugurazione e  la riapertura della Chiesa di San Giovanni Battista in piazza Bannera a Cirò, dopo il suo restauro, a cui aveva partecipato l’associazione,  l’allora  presidente del Rotary Club Cirò -Giuseppina  De Novara, aveva detto che l’associazione si avrebbe  accollato le spese per il restauro dell’affresco medievale che raffigura San Nicodemo Abate, che a quanto pare è stato sempre presente a Cirò, già pochi anni dopo la sua morte, avvenuta nel 990 a Mammola. A distanza di un anno dalla promessa di restauro,  l’affresco è sempre li  a perdere colori  e a combattere col tempo. Si spera che il nuovo presidente, essendo egli stato anche sindaco di Cirò, prenda a cuore questo restauro  prima che il tempo lo logora irreversibilmente e lo consegna al popolo di Cirò, visto che San Nicodemo  è nato a Cirò nell’allora Psikron  poco distante dalle saline del Neto. Già Papa Urbano VIII  il 7 dicembre del 1630 lo proclamò Patrono di Cirò che gli aveva dato i natali, cresciuto dal grande sacerdote Galatone, indottrinato dal grande monaco San Nilo che abitava nella limitrofa Rossano con cui Cirò manteneva vari scambi culturali religiosi e commerciali. Ma già dopo l’anno mille dopo la sua morte, ci fu una vera causa tra i vescovi delle due comunità Cirò e Mammola presso la sede del Vaticano, per contendersi il corpo del Santo che apparteneva alle due comunità, entrambi fortemente sostenute dalle due popolazioni. Alla fine della diatriba, il Papa ordinò che il corpo fosse dato al popolo di Mammola dove il Santo era morto, mentre Cirò dove era nato sarebbe divenuto patrono della città, da qui nacque il gemellaggio religioso tra i due popoli che si protrae da sempre.