Cirò-
Due lupi di grosse dimensioni attaccano gregge e pastore, è successo ieri
mattina in località Acqua della Pietra, proprio in paese incurante della presenza di ben sette cani pastori e
quella dell’uomo. I due lupi stavano azzannando una
pecora al collo, mentre l’allevatore si trovava a trenta metri di distanza,
solo le urla dell’allevatore e la troppo vicinanza hanno fatto indietreggiare i
lupi i quali prima hanno ringhiato minacciosamente
l’uomo che armato di bastone li ha fatti
scappare. Ma se i lupi sono affamati sicuramente ritorneranno. “Non c’è più
pace di notte- ha riferito il proprietario del gregge, i cani di notte sembrano impazziti rincorrono
il perimetro del ricovero delle pecore avanti e indietro perché avvertono la
presenza dei lupi. Già l’allevatore nei mesi scorsi ha perso quattro vitelli
sette pecore, e una capra, esasperato non sa più come proteggere il suo
allevamento di ovini caprini e bovini. Di notte si sentono i loro ululati che
spezzano il silenzio della notte facendolo rimbombare in tutta la valle sia ad
ovest dove si trovano gli allevamenti, che ad est dove sono stati avvistati
proprio l’altro ieri che gironzolavano in pieno giorno sulla spiaggia della
Marinella. Purtroppo ancora la Regione Calabria non ha una legge che salvaguardia
gli allevatori dai lupi, quanti danni
devo ancora ricevere-ha detto l’allevatore-
prima che la Regione intervenga. Ad oggi, nessun indennizzo esiste, la Calabria è l’unica ancora a non avere regolamentato questo problema che
attanaglia gli allevatori. Si tratta di un branco di Lupi stanziali che ormai
vivono nei boschi circostanti, più spesso incontrati sia dagli allevatori che
dagli agricoltori. I lupi che avrebbero dovuto tenere sotto controllo la
popolazione dei cinghiali, in realtà questi, sono sempre più numerosi e liberi
di arrecare danni alle colture , mentre i lupi sono occupati a decimare gli
allevamenti. Tutti gli allevatori del cirotano lamentano di perdite di bestiame
per colpa dei lupi: vitelli, agnelli, asini, pecore, capre. Una vera mattanza,
quella degli attacchi dei lupi – e prima ancora delle scorribande dei cinghiali
– è una vicenda che da diversi mesi, sta mettendo a dura prova la vita e le
tasche degli allevatori in tutto il territorio, arrecando ingenti danni alla
viticultura cirotana, nella speranza che si arriva presto ad una soluzione e
per gli allevatori e per i predatori. Dalla
Corte di giustizia Ue: “il lupo è tutelato da norme comunitarie anche nei
centri urbani”, la cattura di specie protette è permessa solo su deroga
autorità. La rigorosa tutela di talune specie animali prevista dalla
direttiva europea 'habitat' si estende
anche agli esemplari che si spingono fino ai centri urbani. Lo ha stabilito
la Corte di giustizia Ue in una sentenza in cui specifica che la cattura e il
trasporto di un lupo trovato in un villaggio possono quindi essere giustificati
solo se sono oggetto di una deroga adottata dall'autorità nazionale competente.
I giudici hanno rilevato che la tutela della direttiva europea non ha limiti o
frontiere, quindi un esemplare che si trovi in prossimità di zone popolate
dall'uomo non può essere considerato fuori dalla sua "area di ripartizione
naturale". La cattura e il trasporto possono essere effettuati solo grazie
a una deroga adottata dall'autorità nazionale competente, basata in particolare
su ragioni di sicurezza pubblica. Quindi
in attesa di un nuovo regolamento regionale ed europeo gli allevatori si
sentono poco tutelati e alla mercè dei
lupi che continuano a sterminare le greggi nel cirotano.