sabato 18 luglio 2020

Cirò- Due lupi di grosse dimensioni attaccano gregge e pastore

Cirò- Due lupi di grosse dimensioni attaccano gregge e pastore, è successo ieri mattina in località Acqua della Pietra, proprio in paese incurante  della presenza di ben sette cani pastori e quella dell’uomo. I due lupi stavano azzannando una pecora al collo, mentre l’allevatore si trovava a trenta metri di distanza, solo le urla dell’allevatore e la troppo vicinanza hanno fatto indietreggiare i lupi i quali prima hanno ringhiato  minacciosamente  l’uomo che armato di bastone li ha fatti scappare. Ma se i lupi sono affamati sicuramente ritorneranno. “Non c’è più pace di notte- ha riferito il proprietario del gregge,  i cani di notte sembrano impazziti rincorrono il perimetro del ricovero delle pecore avanti e indietro perché avvertono la presenza dei lupi. Già l’allevatore nei mesi scorsi ha perso quattro vitelli sette pecore, e una capra, esasperato non sa più come proteggere il suo allevamento di ovini caprini e bovini. Di notte si sentono i loro ululati che spezzano il silenzio della notte facendolo rimbombare in tutta la valle sia ad ovest dove si trovano gli allevamenti, che ad est dove sono stati avvistati proprio l’altro ieri che gironzolavano in pieno giorno sulla spiaggia della Marinella. Purtroppo ancora la Regione Calabria non ha una legge che salvaguardia gli allevatori  dai lupi, quanti danni devo ancora ricevere-ha detto l’allevatore-  prima che la Regione intervenga. Ad oggi,  nessun indennizzo esiste, la Calabria  è l’unica ancora  a non avere regolamentato questo problema che attanaglia gli allevatori. Si tratta di un branco di Lupi stanziali che ormai vivono nei boschi circostanti, più spesso incontrati sia dagli allevatori che dagli agricoltori. I lupi che avrebbero dovuto tenere sotto controllo la popolazione dei cinghiali, in realtà questi, sono sempre più numerosi e liberi di arrecare danni alle colture , mentre i lupi sono occupati a decimare gli allevamenti. Tutti gli allevatori del cirotano lamentano di perdite di bestiame per colpa dei lupi: vitelli, agnelli, asini, pecore, capre. Una vera mattanza, quella degli attacchi dei lupi – e prima ancora delle scorribande dei cinghiali – è una vicenda che da diversi mesi, sta mettendo a dura prova la vita e le tasche degli allevatori in tutto il territorio, arrecando ingenti danni alla viticultura cirotana, nella speranza che si arriva presto ad una soluzione e per gli allevatori e per i predatori. Dalla Corte di giustizia Ue: “il lupo è tutelato da norme comunitarie anche nei centri urbani”, la cattura di specie protette è permessa solo su deroga autorità. La rigorosa tutela di talune specie animali prevista dalla direttiva europea 'habitat' si estende anche agli esemplari che si spingono fino ai centri urbani. Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue in una sentenza in cui specifica che la cattura e il trasporto di un lupo trovato in un villaggio possono quindi essere giustificati solo se sono oggetto di una deroga adottata dall'autorità nazionale competente. I giudici hanno rilevato che la tutela della direttiva europea non ha limiti o frontiere, quindi un esemplare che si trovi in prossimità di zone popolate dall'uomo non può essere considerato fuori dalla sua "area di ripartizione naturale". La cattura e il trasporto possono essere effettuati solo grazie a una deroga adottata dall'autorità nazionale competente, basata in particolare su ragioni di sicurezza pubblica. Quindi in attesa di un nuovo regolamento regionale ed europeo gli allevatori si sentono poco tutelati  e alla mercè dei lupi che continuano a sterminare le greggi nel cirotano.