Cirò- L’estate cirotana apre alle visite guidate al borgo ed ai musei in tutta sicurezza grazie agli operatori della Pro-Loco con un gruppo di turisti provenienti dalla Campania e dalla Basilicata. Nell'ambito del progetto Wine Tour organizzato insieme alla Cantina Senatore gli avventori hanno apprezzato tra le altre il fascino del Castello, delle piccole chiese e dei musei cittadini.” Le guide turistiche della Pro loco sempre all'altezza della situazione”- ha detto in una nota il sindaco Francesco Paletta. Grande attenzione ed interesse da parte dei turisti per i personaggi illustri cirotani come Luigi Lilio riformatore del calendario gregoriano, e l’alchimista Giano Lacinio.” E’ incredibile- hanno detto gli ospiti culturali- come personaggi di questo spessore, partiti da questa generosa terra, hanno dato lustro a tutto il mondo scientifico, e bensì noti per il loro grande operato, stentano ancora soprattutto nella propria terra, ad essere conosciuti e apprezzati”. E’ solo da poco che finalmente, dopo un lavoro certosino del ricercatore e biografo di Luigi Lilio, il professore Francesco Vizza, che ha svelato molto sulla sua vita, nel 2012 la Regione Calabria ha istituito la Giornata del Calendario in memoria di Luigi Lilio(Aloysius Lilius (Cirò, 1510 – Roma, 1574), fissandola per il 21 marzo di ogni anno. Ideatore della riforma del calendario gregoriano, Luigi Lilio, è stato un medico, astronomo e matematico italiano. Anche Giano Lacinio ha suscitato tanto interesse, è stato apprezzato anche l’allestimento a lui dedicato sempre per mano del direttore del CNR-ICCOM di Firenze nonché Direttore del museo di Lilio e di Lacinio, e dell’architetto Giuseppe Capoano autore del busto dedicato a Luigi Lilio. Altra tappa interessante quella delle chiese, come quella di San Cataldo dove all’interno custodisce un pregiato quadro raffigurante la Madonna del Pozzo del pittore Basile della scuola napoletana ed il Crocifisso ligneo di rara fattura. Dopo la visita ad alcune chiese non poteva mancare quella all’antico maniero- il castello di Cirò, dove all’interno del suo atrio custodisce un enigmatico disegno geometrico, un gioco di compasso dove si evince una stella a nove punte circoscritta all’interno di un cerchio, ed una esterna ad otto punte che, fa pensare probabilmente ad una rosa dei venti. Le due stelle perfettamente ribaltabili sulla propria metà lungo un asse inclinato di nove gradi a nord,(gradi catastali) come rivelò nel suo primo studio l’ingegnere Leonardo Paletta nel lontano 1997. Ultima scoperta in senso cronologico da parte di uno storico locale, invece sono le due date incise all’interno della circonferenza della stella a otto punte: 1S64, una in posizione di Nord –Ovest che si legge regolarmente da sinistra a destra, e l’altra in posizione Sud-Est che si legge invece al contrario da destra a sinistra. Non si sa se i primi numeri sono in realtà le iniziali di Isabella Spinelli (I.S.) principessa e feudataria del Castello, ultima famiglia feudataria fino al 1806. Rimane un rompicapo forse solo un disegno ornamentale del 700 come disse l’allora sovrintendente Roberto Spadea.