giovedì 9 gennaio 2014

Cirò – “Una proposta sul dimensionamento da parte dell’ex sindaco Mario Caruso



Cirò – “Una proposta sul dimensionamento da parte dell’ex sindaco Mario Caruso inoltrata all’Ass.re Regionale alla P.I. Mario Caligiuri; all’Ass.re Provinciale alla P.I. Giovanni Capocasale; e alla Commissione Straordinaria del Comune di Cirò. Si legge sulla lettera aperta di Caruso- Ho appreso, con amarezza, dagli organi di stampa, che tra gli ultimi atti che la Provincia di Crotone si presta a legiferare prima della sua definitiva abrogazione, vi è lo smembramento dell’Istituto Omnicomprensivo di Cirò, nato a seguito di una legge confusa e successivamente dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale con sentenza 147/2012. Mi chiedo, se sia opportuno, alla luce della sentenza della Corte Cost. del 2012, parlare ancora in termini di ridimensionamento, piuttosto che di efficienza didattica e di spopolamento scolastico. L’Istituto Omnicomprensivo di Cirò è stato istituito su proposta dell’Amministrazione Comunale da me guidata congiuntamente al deliberato dell’allora consiglio di istituto del circolo didattico di Cirò, guidato dal compianto prof. Vincenzo Gabriele. Si è voluto, con quell’atto, poi approvato nel piano Provinciale e Regionale sino all’annualità 2015/2016, istituzionalizzare una realtà scolastica di pregio, con una storia didattica millenaria, che in mezzo secolo aveva sfornato nel Liceo ora, Ilio Adorisio, generazioni di uomini capaci e stimati che, in parte, avevano governato negli anni, il destino di quel territorio sempre e perennemente contradditorio, ma con una grossa speranza di riscatto e di rivincita culturale.
Negli anni a seguire nessuno ha osato smontare quel dato, poiché coerente e virtuoso, tanto da riconoscere quella istituzione un modello di scuola vincente nel comprensorio. A quel modello di scuola si è pensato anche a S. Severina e Strongoli , così come in tante altre realtà Calabresi che raggruppano centinaia di istituti di scuola primaria e secondaria di 1° e 2° grado. Per quale motivo si vuole smembrare Cirò e non le altre realtà regionali e provinciali in cui si è scelti l’autonomia seppur  ibrida dell’omnicomprensivo? Per quale motivo nonostante la conferenza Stato - Regioni non sia ancora riuscita a superare l’incostituzionalità della legge n. 111/2011, si è deciso di porre fine a questa esperienza positiva?
Alla luce di quanto sopra esposto, prosegue Caruso- credo che la Commissione Straordinaria e il Consiglio Provinciale possano deliberare l’immediata sospensione delle decisioni eventualmente adottate sul dimensionamento scolastico per il 2013-2014, in ragione della richiamata sentenza della Corte Costituzionale  che ha bocciato legge n.111/11, comma 4, che istituiva gli Istituti comprensivi di almeno 1000 alunni e la conseguente cancellazione delle direzioni didattiche e scuole medie, onde evitare di gestire situazioni complesse, da un lato, con la costituzione di mega istituti, dall’altro lato, di decretare la perdita di lavoro di unità di personale, in un’operazione non voluta dalle famiglie.
La Corte costituzionale ha accolto il ricorso di alcune Regioni (Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Umbria, Sicilia, Puglia e Basilicata) definendo la materia del dimensionamento scolastico di competenza esclusiva delle Regioni, a cui spetta decidere se fare o no gli Istituti comprensivi e/o Omnicomprensivi e stabilirne i tetti numerici degli studenti, mentre allo Stato, compete solamente l’assegnazione del personale, in particolare la titolarità sui dirigenti scolastici. Pertanto i parametri per costituire i comprensivi ritornano quelli della normativa precedente e cioè minimo 500 studenti e massimo 900 per istituzione scolastica di pianura, con la deroga a 400 per quelli di montagna e in aree degradate a rischio. Sarebbe paradossale che la Regione e gli Enti locali interessati proseguissero come se niente fosse.
Ora che la Consulta ha abrogato il comma 4 della Legge 111, nessun Ente locale è obbligato o giustificato a procedere con la creazione di istituti scolastici di quella portata. Pertanto, tutti i Comuni dovranno rivedere le loro delibere e sospendere  il dimensionamento scolastico per studiare eventualmente istituti nuovi come gli omnicomprensivi con un respiro più ampio ed a misura del nostro territorio. Sono sicuro, conclude Caruso-  “che la Commissione Straordinaria sappia cogliere questa opportunità, cosi come, conoscendo la sensibilità dell’on. Prof. Mario Caligiuri, la Regione Calabria sappia costruire un modello vincente di scuola che non sia solo di facciata, ma privilegi l’autonomia e l’efficienza didattica, in realtà locali, come Cirò, fortemente danneggiati da una immagine volutamente distorta”.