sabato 26 aprile 2014

Cirò- Con un anticipo di nove giorni, sono giunti sulle colline arenarie di Cirò i Gruccioni, dove nidificano scavando dei lunghi tunnel nelle pareti sabbiose ripidi del Cozzo Leone che sovrasta Cirò.



Cirò- Con un anticipo di nove giorni, sono giunti sulle colline arenarie di Cirò i Gruccioni, dove nidificano scavando dei lunghi tunnel nelle pareti sabbiose ripidi del Cozzo Leone che sovrasta Cirò. Di solito giungono puntuali come un orologio svizzero, nei primi giorni di Maggio, quest’anno però hanno anticipato il loro arrivo per rallegrarci con i loro canti ed i splendidi colori, per tutta l’estate di solito fino ad Agosto quando ritorneranno in Africa. Si tratta  del ” Merops Apiaster”  specie della famiglia dei Meropidi, i quali solo  da qualche anno,  questi coloratissimi uccelli, hanno scelto come dimora estiva le colline sabbiose ed argillose di Ciro’, dove scavano lunghe gallerie con il loro lungo becco e le dita  sindattili , cioè uniti in parte. Provengono dal Sahara, amano nidificare al sud e sulle isole. Sono lunghi 27 centimetri hanno un piumaggio molto colorato : marrone, giallo, verde, blu  ed un canto acuto che lo si può ascoltare anche da lontano, gli anziani, per tale canto lo chiamano”Jogaluru”(Giocherelloni). Si riuniscono in colonie sia all’arrivo che prima della partenza, questo comportamento li unisce in una grande forza contro il loro nemico naturale (il serpente) che si intrufola nelle gallerie scavate dove entrambi, curano la nidiata. Si nutrono soprattutto di api, a volte le api  gli vanno incontro proprio perché, secondo una recente ricerca, sono attratti dai colori del Gruccione. Si nutrono anche di altri insetti :Vespe, Calabroni, Locuste, Cicale, Libellule, Tafani, Mosche, Moscerini, Coleotteri, ecc... Il maschio prima di accoppiarsi, ciba affettuosamente  la femmina, scavando lunghe gallerie, e solo dopo tre giorni di lavoro, la femmina depone all’interno, dai 5 alle  7 uova. Sono uccelli intelligenti, scavano adiacenti false gallerie e a volte anche gallerie con doppia uscita proprio per scongiurare che i suoi nemici naturali abbiano la meglio sulla prole. Inoltre sono molto accorti nel ingoiare le api e gli altri insetti dotati di pungiglione, infatti per neutralizzare “l’arma” dell’insetto, gli  schiacciano l’addome, facendo uscire il pungiglione che così viene eliminato senza recare  alcun danno. Sono uccelli protetti dalle leggi vigenti, ma purtroppo poco amati dagli apicoltori , in quanto  assalgono letteralmente le arnie delle api distruggendo in poco tempo un intero sciame, con notevole perdita economica sulla produzione del miele, tra l’altro di prossima raccolta, d’altra parte invece contribuiscono a tenere sotto controllo gli insetti dannosi per l’agricoltura, visto che sono grandi divoratrici di essi.