lunedì 14 aprile 2014

Cirò- Non è l’unico scherzo della natura il vitello con tre occhi nato di recente nel territorio crotonese,



Cirò- Non è l’unico scherzo della natura il vitello con tre occhi nato di recente nel territorio crotonese, già qualche anno fa lo stesso caso si era presentato a Catanzaro, la notizia venne addirittura riportata dal  Corriere della Sera, secondo la quale presso la fattoria di un allevatore sita a Coppella di Belcastro, nella presila catanzarese, era nato un vitello, chiamato Argo, che presentava  tre occhi, tre corna,  tre narici e ben due lingue. Non solo un vitello ma anche un pesce, come il mostruoso pesce mutante con 3 occhi, pescato da alcuni di pescatori su un lago nella provincia di Cordoba in Argentina, Chorro de Agua Caliente. E, guarda caso, il lago dove è stato catturato si trova nei pressi di una centrale nucleare di Embals. Ma anche Cirò ha dato in passato il suo contributo: un coniglio con un solo occhio centrale, un coniglio nato con una proboscide e l’ultima in ordine cronologico un vitello  nato con cinque zampe. Mutazione genetica, o effetto teratogeno conseguente a farmaci ma anche alcune sostanze inorganiche come  il piombo, il mercurio il boro, i quali hanno la capacità di indurre uno stato tossico nella madre con alterazioni del sistema nervoso. Possono provocare malformazioni come l’agenesie degli arti, anche alcuni analgesici, sulfamidici, antibiotici, antitumorali, ormoni. La carenza di vitamina A nel regime alimentare materno conduce ad anomalie agli occhi, idrocefalia, labbro leporino, fenditura del palato, anomalie dell’orecchio e del rene. La carenza di vitamina E provoca anomalie come l’ernia ombelicale, idrocefalia, fenditure del palato, labbro leporino, alterazioni oculari. La carenza di B6 porta anomalie a carico del palato e degli arti, come il loro accorciamento, la fusione delle dita o fusione al livello del carpo, del tarso e del gomito. Teratologiche sono anche la deficienza o l’eccesso dei sali minerali: la mancanza di iodio, osservata in alcune zone montane determina un
aumento della mortalità neonatale, mentre i nati sono affetti da idrocefalia, strabismo,
anomalie oculari, urogenitali, alterazioni della tiroide e degli arti.