lunedì 7 aprile 2014

Cirò- Ricresciuta Fiorita e profumata, nonostante l’incendio dell’estate scorsa la Ginestra Bianca(Retama retam), la rara pianta che cresce solo a Ciro’, appare in tutto il suo splendore , dovrebbe essere considerata patrimonio dell’Unesco,



Cirò- Ricresciuta Fiorita e profumata, nonostante l’incendio dell’estate scorsa la Ginestra Bianca(Retama retam), la rara pianta che cresce  solo a Ciro’, appare in tutto il suo splendore , dovrebbe essere considerata  patrimonio dell’Unesco,  e invece suo malgrado, continua a fiorire in tutto il suo splendore nell’indifferenza di tutti. L’unica oasi presente in Italia della rara Ginestra Bianca sopravvissuta per cinque milioni di anni, si trova a in zona Marinella nell’Area SIC delle Dune della Marinella. La sua salvaguardia è stata più volte  segnalata agli enti preposti alla sua tutela, ma ad oggi appare abbandonata a se stessa, a parte un primo intervento dell’ex giunta Colucci, che aveva iniziato la sua  salvaguardia con recinti, un percorso turistico e area pic nic annesso all’interno del parco, oggi completamente distrutti. In passato anche dal  Museo di Storia Naturale della Calabria ed Ortobotanico (Università della Calabria), giungeva il grido d’allarme per proteggere la pianta dall’estinzione, nonostante il vincolo già istituito nella G.U. Suppl. n.95 del 22 Aprile 2000, con la  denominazione Area Sic(Siti d’Importanza  Comunitaria) ”Dune Marinella”, cod. sito Nat. 2000 IT9320100,  e che ancora  oggi tale sito, anziché essere protetto è abbandonato, e quello che è peggio, sono alla mercè di tutti, con un grave danno all’ambiente e alla biodiversità. 
Noi abbiamo la fortuna ancora di averla ed osservare i suoi fiori ed il suo intenso profumo, specie dal mese di Febbraio in poi, per questo l’area andrebbe  recintata per impedire agli animali domestici di distruggerla, e all’uomo di reciderla come pianta ornamentale. Si spera che gli Enti preposti, specialmente la Provincia, provvedano al più presto a mettere al sicuro una rarità che tutti ci invidiano, visto che in Italia, tale pianta, si trova solo a Cirò (Calabria) oltre qualche esemplare  in Sicilia, mentre il suo habitat naturale, dove tutt’ora cresce è la Tunisia, da dove provenne quando i continenti  erano uniti attraverso  una “lingua di Gesso”derivato dal prosciugamento del Mediterraneo, cioè quando lo stretto di Gibilterra si sollevò, facendolo prosciugare (periodo del Miocene-Messiniano 5 milioni di anni fa). Ed è  proprio da  questo habitat che si svilupparono oltre alle ginestre, anche il Lentisco e altre piante tipiche della macchia Mediterranea, oggi in pericolo visto che si sta distruggendo ciò che in natura è sopravvissuto per cinque milioni di anni. Forse bisognerebbe che gli enti preposti alla sua  tutela attingessero finanziamenti dai progetti Life Natura riservati alle aree SIC, come aveva intrapreso l’ex amministrazione prima della loro caduta.