Cirò- In un solo giorno è
caduta tanta pioggia da arrecare danni all’agricoltura e alla viabilità,
specie alle strade di campagna che sono ritornate ad essere impraticabili,
soprattutto in questo periodo dove i lavori ai vigneti sono incessanti. Alberi
già fioriti, vite già gemmate rischiano di cadere per la troppa pioggia e
grandine in un periodo dove il sole la doveva fare da padrona. Sembra un mese
invernale caratterizzato da pioggia,
freddo e grandine, anche i camini sono
ancora fumanti. Un mese così freddo non si registrava da anni, mentre gli
anziani ricordano alcuni antichi
proverbi in proposito:” Aprilu misu jentilu, o tu fa cacciari o tu fa mintiri”
(Aprile mese gentile o te lo fa togliere o te lo fa mettere: il cappotto), e
ancora: “Aprilu fa ri juri e may si pija l’onuru”(Aprile per il troppo sole fa
fiorire tutte le piante ma poi maggio si prende l’onore di vederle tutte fiorite). Ma che il mese di aprile sarebbe
stato così piovoso, il maestro delle antiche tradizioni, Salvatore
Cariati, lo aveva già anticipato, come
ci racconta:” si chjova u 4 aprilu jova
ppe 40 jurni” ( se piove il 4 aprile pioverà per 40 giorni), infatti il 4
aprile ha iniziato a diluviare per qualche giorno, quindi secondo quest’altra
tradizione, il maltempo dovrebbe passare intorno al periodo di San Cataldo,
Santo che secondo Cariati annuncia sempre la bella stagione.
Ma che Aprile
sarebbe stato bagnato e freddo lo aveva anticipato anche un’altra tradizione
quella secondo cui dal 13 dicembre Santa Lucia, si contano i giorni dell’anno,
infatti il 17 dicembre che nella conta dei giorni sarebbe il mese di
aprile, si era registrato freddo vento e
pioggia. Sempre secondo questa conta dei mesi , maggio , giugno e luglio
dovrebbero essere molto caldi, lo sarà
di meno agosto, ma il sole a sorpresa ritornerà invece nei mesi di settembre e ottobre. Cosa ci sarà di vero nelle tradizioni? Al futuro tutte le
risposte.