Cirò- L’antico
Bastione Cannone è stato appena
restaurato, si è trattato di
lavori di restauro per un importo di circa 200 mila euro, grazie ai Fondi
Por Calabria Fers 2007-2013 Asse VIII “Città aree urbane e sistemi
territoriali”:progetti integrati per la riqualificazione recupero e
valorizzazione dei centri storici della Calabria, che stanno interessando oltre
le medievali quattro porte di ingresso dell’antico borgo del sistema difensivo
murario in zona Cannone, anche delll’antico
bastione di guardia medievale i
cui lavori sono stati da poco consegnati. Lo scrupoloso restauro ha portato alla luce il primitivo pavimento
in pietra probabilmente di età arcaica, di quando nell’antica Chone odierna
Cirò, convivevano indigeni del posto e greci, gli stessi che Filottete di
Troia ha voluto si insediassero su
queste fertili terre costruendo la città di
Chone, tanto che come è riportato in un antico testo, i suoi abitanti
venivano chiamati”Ipsi-troianorum”cioè “degli stessi di Troia”, da cui il nome medievale di Cirò
“Ipsitro” erroneamente scambiato con
“Ipsicro”, che vuol dire invece città costruita dagli stessi troiani,
che non ha niente a che vedere con l’antica traduzione che se ne faceva di
:”luogo freddo” che con il nostro clima non ha niente a che vedere. Dai lavori
sono emersi 6 antiche feritoie per i cannoni e tre per l’osservazione dei
soldati, tale feritoie si trovavano ad una profondità di circa un metro e mezza
sotto rifiuti e cemento, e che per fortuna si sono conservate nello stato
originale non avendo subito nel tempo alcuna alterazione. E’ emerso anche una
piccola scala in pietra, che divide due aree: una di avvistamento più alta una
di combattimento più bassa. L’intero piano poggia sulle volte in pietra delle grotte
sotterranee, un’ ambiente arcaico
scolpite nella pietra con splendide volte, probabilmente il luogo dove vivevano
le guardie. Inoltre sono stati ricostruiti sapientemente i merli in pietra del bastione, che gli
conferisce il suo atavico splendore. A seguire questi delicati ed importanti
lavori di restauro sotto la supervisione della Soprintendenza nella persona
dell’architetto Lo Petrone e della
responsabile di Zona Maria Grazia Aisa, e
gli architetti Arcuri-Ciccopiedi –Golino. Questi lavori di ultimazione che hanno interessato
il bastione Cannone sono stati eseguiti dalla
“Varano costruzioni Srl” per un importo
di 30 mila euro. Dunque un
lavoro di squadra altamente specializzato che ha portando alla luce l’antico
bastione rimasto seppellito per molti secoli, presto questi lavori
proseguiranno pure nelle sottostante grotte ed essere in futuro fruibili al
turismo culturale. “Il Bastione Cannone, è una delle forme più arcaiche
esistente in Calabria, nonchè uno dei dieci monumenti dell’architettura medievale del 1400, di cui
in Italia ne esistono solo dieci per la sua rara forma pentagonale”, questo il parere dell’esperto architetto Lopetrone
della Soprintendente ai beni culturali e archeologici di Crotone. Adesso
per ultimare anche le due porte medievale ed il piano sotterraneo del bastione
mancano circa trenta mila euro, ha riferirlo l’architetto Ciccopiede, ed a
lavori ultimati Cirò potrà fregiarsi così, di avere delle strutture fruibile al
vasto turismo culturale insieme al ricco patrimonio culturale già esistente che
si trova all’interno del palazzo dei musei ed in quello archeologico.