Cirò- La
Contea del Cirò, in una recente missiva ha chiesto alla
commissione straordinaria del comune
capofila all’acquisto ed all’installazione di una serie di macchine ed
attrezzature per un investimento di circa 100.000 euro, finalizzate sia alla
trasformazione delle uve che alle successive fasi di affinamento ed
imbottigliamento dei vini, per rendere operativa ed indipendente la Contea del Cirò. La
situazione infrastrutturale- si legge in una nota della BCS: amministratore unico
Francesco Spataro e direttore generale
Roberto Castiglione non consente di avere un’attività lavorativa autonoma,
proprio perché essendo sprovvista di tali macchine, non si ha la possibilità di
attuare un ciclo completo di lavoro. In attesa che dal Comune, giungano
concreti riscontri alla richiesta avanzata dalla BSC, la preoccupazione
avvertita e sottolineata dai responsabili della Contea in vista della prossima
vendemmia, prosegue la nota- è che attorno a questa importante esperienza
associativa e culturale nel settore vitivinicolo, e che in questo primo anno ha
fatto registrare risultati notevoli in termini di investimenti e di qualità del
prodotto (a breve sarà presentato il cavallo di battaglia, il rosso classico Cerbero),
possano annidarsi disattenzione o, peggio, isolamento. Il nostro
obiettivo – dichiarano Spataro e Castiglione – è quello di arrivare alla
vendemmia 2015 con certezze diverse rispetto al primo anno, in termini di
infrastrutture e quindi di abbattimento dei costi di produzione, oggi elevati a
causa dell’obbligata vinificazione presso terzi. Abbiamo posto l’esigenza –
continuano – di affrontare e risolvere insieme ai comuni fondatori della Contea
le difficoltà ereditate si dall’avvio di quest’impresa perché è da qui che
dipenderà – aggiungono – lo stesso rapporto di collaborazione con i
viticoltori. Inoltre è intenzione della Contea intercettare tutti i canali di
finanziamento utili per colmare il gap infrastrutturale attuale così come
partecipare alle prossime e più importanti fiere internazionali del settore, a
partire da Vinitaly 2015. La sinergia istituzionale, tuttavia – concludono i
due responsabili della BSC – resta condizione senza la quale ogni altro
discorso rischia di diventare senza orizzonte. Queste, in sintesi, le richieste
riportate nella relazione tecnica dell’enologo Antonio Francesco Cufari, per un
investimento di circa 100.000 euro, allegata alla nota trasmessa al Comune di
Cirò.