martedì 16 settembre 2014

Cirò- La Contea del Cirò, in una recente missiva ha chiesto alla commissione straordinaria del comune capofila all’acquisto ed all’installazione di una serie di macchine ed attrezzature per un investimento di circa 100.000 euro, finalizzate sia alla trasformazione delle uve che alle successive fasi di affinamento ed imbottigliamento dei vini, per rendere operativa ed indipendente la Contea del Cirò.



Cirò- La Contea del Cirò, in una recente missiva ha chiesto alla commissione  straordinaria del comune capofila all’acquisto ed all’installazione di una serie di macchine ed attrezzature per un investimento di circa 100.000 euro, finalizzate sia alla trasformazione delle uve che alle successive fasi di affinamento ed imbottigliamento dei vini, per rendere operativa ed indipendente la Contea del Cirò. La situazione infrastrutturale- si legge in una nota della BCS: amministratore unico Francesco Spataro e  direttore generale Roberto Castiglione non consente di avere un’attività lavorativa autonoma, proprio perché essendo sprovvista di tali macchine, non si ha la possibilità di attuare un ciclo completo di lavoro. In attesa che dal Comune, giungano concreti riscontri alla richiesta avanzata dalla BSC, la preoccupazione avvertita e sottolineata dai responsabili della Contea in vista della prossima vendemmia, prosegue la nota- è che attorno a questa importante esperienza associativa e culturale nel settore vitivinicolo, e che in questo primo anno ha fatto registrare risultati notevoli in termini di investimenti e di qualità del prodotto (a breve sarà presentato il cavallo di battaglia, il rosso classico Cerbero), possano annidarsi disattenzione o, peggio, isolamento.  Il nostro obiettivo – dichiarano Spataro e Castiglione – è quello di arrivare alla vendemmia 2015 con certezze diverse rispetto al primo anno, in termini di infrastrutture e quindi di abbattimento dei costi di produzione, oggi elevati a causa dell’obbligata vinificazione presso terzi. Abbiamo posto l’esigenza – continuano – di affrontare e risolvere insieme ai comuni fondatori della Contea le difficoltà ereditate si dall’avvio di quest’impresa perché è da qui che dipenderà – aggiungono – lo stesso rapporto di collaborazione con i viticoltori. Inoltre è intenzione della Contea intercettare tutti i canali di finanziamento utili per colmare il gap infrastrutturale attuale così come partecipare alle prossime e più importanti fiere internazionali del settore, a partire da Vinitaly 2015. La sinergia istituzionale, tuttavia – concludono i due responsabili della BSC – resta condizione senza la quale ogni altro discorso rischia di diventare senza orizzonte. Queste, in sintesi, le richieste riportate nella relazione tecnica dell’enologo Antonio Francesco Cufari, per un investimento di circa 100.000 euro, allegata alla nota trasmessa al Comune di Cirò.