lunedì 15 settembre 2014

Il popolo cirotano in rivolta per la TARI



Cirò- Il popolo cirotano in rivolta per la TARI, è una tassa anticostituzionale se a pagare di più sono le  famiglie numerose.Una volta le famiglie numerose  erano avvantaggiate, per via degli sgravi fiscali legati al numero di figli, oggi invece è il contrario, e meno male che non ci sono più le famiglie degli anni 60-70 quando un nucleo famigliare era composto in media da dieci persone, oggi questi, alla luce della nuova Tari, si sarebbero suicidati per lo sconforto. Oggi per tale  aliquote inique anche la  Commissione Affari costituzionali recentemente ha dato parere negativo sulla costituzionalità della Tari. Non è possibile che famiglie numerose di sei sette persone, senza reddito o  monoreddito debbano pagare circa sette ottocento euro di Tari, e poi  come potranno continuare a vivere queste famiglie, visto che a questo vanno sommate altre tasse come  luce , telefono, gas, mutui e oltre alle varie spese giornaliere  che una famiglia ha. E’ giusto pagare le tasse, ma per poterle pagare, prima ci vuole un reddito per tutti e quindi un lavoro che intanto non c’è, e per quelli che ancora si arrangiano, lo Stato in quanto “padre” deve dare la possibilità al “figlio” contribuente di pagare in base alle sue possibilità. Se vogliamo che tutti pagano le tasse, intanto vanno diminuite, e poi  vanno rateizzate, ma non di due rate da 350 euro circa, come  quelli che stanno arrivando in questi giorni alle famiglie, non ce la faranno ugualmente a pagare,  bisognerebbe invece dare la possibilità alle famiglie di scegliere in quante rate potrebbe pagare il suo debito senza mettere a rischio la sopravvivenza della sua stessa famiglia. Le famiglie cirotane oggi sono tutti con l’acqua alla gola, non si può più spingere oltre. Chi ha il potere di cambiare le cose per il bene della collettività lo faccia, non è possibile che una famiglia dello stesso numero di persone a Torino paga metà Tari di quanto dovrebbe pagarne a Cirò. Ma basta uscire di pochi chilometri dal paese, come nella limitrofa Torre Melissa dove  il sindaco ha preferito allentare ai suoi cittadini la pressione fiscale.  Intanto continua il via vai presso la casa municipale dei cittadini che protestano presso gli uffici  per l’alto costo della TARI. “Come posso pagare   novecento euro per la Tari, dice il papà di una famiglia numerosa, e poi quali rifiuti produciamo se a malapena abbiamo di che sfamarci”; e ancora-  “non posso pagare trecentocinquanta euro se ne guadagno appena quattrocento al mese, riferisce un altro cittadino” , e così via si andrebbe fino all’infinito, nessuno , ne’ con lavoro ne disoccupato, riesce a far fronte  a tale spese. Nè servirebbe a poco far pagare, come in passato,  con sole due rate solo quelle famiglie, che eventualmente rientrerebbero in un reddito ISEE  basso, con il risultato che nessuno pagherebbe il tributo. Tutti i cittadini devono avere lo stesso criterio di rateizzazione, visto che in una famiglia non esiste solo la Tari, questa è solo una delle tanti componenti che oggi una famiglia deve affrontare. Si spera intanto nella sensibilità della commissione straordinaria, come un padre di famiglia, possa aiutare tutte le famiglie cirotane in questo momento di evidente difficoltà economica, andando incontro loro,   con la plurirateizzazione e comunque con una diminuizione del tributo stesso da pagare.