Cirò- Il sindaco Mario Caruso tramite ordinanza n. 21 del 11-11.2011 , ordina la chiusura temporanea dei locali scolastici di ogni ordine e grado del territorio di Cirò con effetto immediato dalle attività pomeridiane e per l’intera giornata del 12-11-2011, dovuta ad allerta meteo per “precipitazioni intense in atto”, in riferimento ai messaggi di allerta-meteo diramati dalla Regione Calabria – Settore Protezione Civile – Sala Operativa Regionale, prot. n.20595 del 11.11.2011 pervenuta alle ore 11,45 nel quale si evidenzia per la zona del cirotano un livello di allerta di “2” concernente fenomeni di intensità da moderata a media con rischi di frane e smottamenti. Ciò al fine di tutelare l’incolumità degli alunni e del personale scolastico. Tutta l’area del cirotano è sorvegliata specie la zona in via De Gasperi dove lo scorso inverno intere famiglie hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni per i profondi smottamenti e frane che avevano danneggiato molte abitazioni. Anche la viabilità sta pagando un alto contributo, dove frane e smottamenti in alcuni punti hanno ridotto le strade provinciali che da Cirò si propagano verso gli altri paesi, ad una mulattiera come le provinciali Cirò-Vallo e la Cirò- Umbriatico ed ora le frane stanno interessando anche la provinciale Cirò- Cirò Marina dove il cimitero comunale che sovrasta la SP all’ingresso del paese rischia di scivolare sulla strada, una strada questa che per l’alto flusso di transito meriterebbe più attenzione da parte della Provincia e che in proposito anche il sindaco del comune limitrofo di Cirò Marina Roberto Siciliani, nelle scorse ore ha diramato un comunicato in cui si legge che:” ed in virtù delle forti piogge in atto sul territorio, considerato che la S.P. che conduce da Cirò Marina a Cirò è percorsa giornalmente da numerosi veicoli, autobus di linea e per il trasporto degli studenti, si chiede di voler disporre immediato ed adeguato sopralluogo, al fine di verificarne le condizioni di percorrenza, scongiurando eventuali pericoli di ogni genere per la pubblica incolumità”.