sabato 19 novembre 2011

Prima festa di San Martino, ad organizzarla l'assessore Santoro.


- L'Amministrazione Comunale di Ciro'- Città del vino -  Assessorato allo spettacolo Giuseppe Santoro, in collaborazione con l'associazione Asci Scout , Pro loco e le Cantine del territorio cirotano, organizza sabato 19 novembre 2011, alle ore 17.30 in piazza Pugliese,  la prima festa serata di "San Martino" dedicata al buon vino Cirò, legata alle tradizione popolari e, al rituale della vendemmia. Fiumi di vini novelli e sapori per un giorno di indentità popolare. Patrocinata oltre che dal comune di Cirò anche dal comune di Savelli la quale sarà presente con un assaggio di castagne. San Martino e' la voglia di stare insieme e che rappresenta qualcosa di davvero distintivo per un territorio che, in questa festa si riconosce, scrive in una nota Santoro. 


Inoltre , prosegue l’assessore Santoro:”Va ricordato a questa festa la celebre frase della piu' conosciuta poesia italiana di "Giouse Carducci" San Martino-“ ma per le vie del borgo, dal ribbollir dei vini va l'aspro odore dei vini, l'anima a rallegra”, lo stesso odore che si può assaporare tra le vie dell’antico borgo in questi giorni. La manifestazione  sarà animata dal gruppo popolare Sabatum Quartet. Il fascino della festa s'incontra con il ricordo della figura di S. Martino monaco di Tours della regione di Poites. A San Martino, (317-369 d.C.)   corrispondono i giorni di Novembre in cui la temperatura si dovrebbe fare più mite. Ma l’aspetto più interessante per i cirotani è che ogni mosto diventa vino, così che tutti possono assaporare il vino novello che tra l’altro quest’anno si presume sia di ottima annata. Il suo nome, quello di San Martino,  si ripete ogni qual volta entrando in una abitazione, c’è qualcuno che fa le conserve , come le salsicce, i sott’ oli, i dolci e anche il pane.  Durante l'estate di San Martino anticamente, venivano rinnovati i contratti agricoli annuali, dove i contadini segnavano  la fine di un anno di lavoro ed era  il momento in cui scadevano i contratti agrari. Se il padrone chiedeva ai contadini di non rimanere per l'anno successivo questi dovevano traslocare e andare alla ricerca di un nuovo padrone e di un nuovo alloggio. Da qui il detto “fare San Martino” che è divenuto sinonimo di traslocare. Tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino novello, che solitamente viene abbinato alle prime castagne, per questo che  è in preparazione il primo connubio tra vino novello e castagne, all’insegna della cultura storia e tradizione popolare.