Cirò- Il giorno dedicato alla commemorazione dei defunti tra riti pagani e antiche tradizioni culinarie. A cominciare sono proprio i bambini, i quali vanno da casa in casa per racimolare dolci. Una festa antica chiamata i “Morticeddi”, a cui purtroppo sta lasciando il posto all’americana Halloween sempre più di moda anche nelle nostre realtà. Secondo le antiche tradizioni, la famiglia che deve ricordare un caro estinto, soprattutto nei piccoli centri, prepara squisite pietanze, soprattutto primi piatti con sugo di maiale, e olio novello, che verrà offerto ai vicini, poiché la tradizione vuole che con questo gesto l’anima del defunto si potrà saziare almeno una volta l’anno. Gli anziani raccontano che la notte in sogno ogni defunto ringrazia i parenti per il “pranzo ricevuto”. C’è anche chi dimentica o non rispetta questa tradizione, in questo caso, gli anziani raccontano di aver visto in sogno i propri defunti seduti ad un tavolo vuoto lasciati digiuni, e per questo che molte famiglie preparano dei pranzi e li regalano alla gente più povera, o se non hanno defunti da ricordare preparano pietanze per loro stessi, annotando il pranzo alle anime dimenticate. Tra i dolci più diffusi del periodo sono i “crispeddi”, che ogni famiglia in questo periodo prepara. Questi dolci vengono anche regalati, e quando si danno viene menzionato sempre il nome del defunto.