Cirò- Continua a piovere nonostante domani San Martino, dovrebbe regalarci una fetta dell’estate ormai alle spalle, che pure la settimana scorsa comunque ci ha regalato due splendide giornate con temperature fino a 22 gradi, mentre negli ultimi tre giorni non fa altro che piovere e non si attenua ancora l’allerta meteo che sta flagellando la Calabria ed il crotonese tutto. Si tratta dell’estate di San Martino, il periodo autunnale in cui, dopo i primi freddi, si dovrebbe verificare condizioni climatiche di bel tempo, giorno in cui si festeggia San Martino, (317-369 d.C.) che corrispondono ai giorni in cui la temperatura si dovrebbe fare più mite. Ma l’aspetto più interessante per i cirotani è che ogni mosto diventa vino, così che tutti possono assaporare il vino novello che tra l’altro quest’anno si presume sia di ottima annata. Il suo nome, quello di San Martino, si ripete ogni qual volta entrando in una abitazione, c’è qualcuno che fa le conserve , come le salsicce, i sott’ oli, i dolci e anche il pane. Durante l'estate di San Martino anticamente, venivano rinnovati i contratti agricoli annuali, dove i contadini segnavano la fine di un anno di lavoro ed era il momento in cui scadevano i contratti agrari. Se il padrone chiedeva ai contadini di non rimanere per l'anno successivo questi dovevano traslocare e andare alla ricerca di un nuovo padrone e di un nuovo alloggio. Da qui il detto “fare San Martino” che è divenuto sinonimo di traslocare. Tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino novello, che solitamente viene abbinato alle prime castagne. Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Giosuè Carducci intitolata appunto San Martino. Il santo è venerato in molte parti d'Italia e d'Europa, è Patrono dei sommelier e anche dei mariti traditi. La tradizione, in breve, vuole che San Martino di Tours, divenne monaco dopo esser stato un valido soldato nell'esercito romano. Arruolatosi a quindici anni, dopo aver vissuto anche a Pavia, si convertì al cristianesimo, dopo che trovandosi nella città di Amiens, in una giornata fredda e piovosa, incontrò un mendicante seminudo. Lo aiutò donandogli metà del suo mantello. Una volta donato, ripartì, ma, appena partito uscì il sole e la temperatura si fece mite. Da qui l'"Estate di San Martino"ed è quello che dovrebbe succedere domani, se solo le nuvole facessero posto al sole.