lunedì 7 novembre 2011

Continua il percorso formativo iniziato dal laboratorio dell’Oratorio di San Domenico Savio, attraverso il progetto dei racconti grazie all’intervento degli anziani.

Cirò- Continua il percorso formativo iniziato dal laboratorio dell’Oratorio di San Domenico Savio, attraverso il progetto dei racconti grazie all’intervento degli anziani.  Inoltre proprio sabato scorso  5 novembre si sono aperte le attività di laboratorio artigianale che si concluderanno il 26 novembre con il laboratorio musicale in collaborazione con  liceo musicale Giuseppe Verdi presieduto dal prof. Giovanni Rovito. L'associazione "Oratorio San domenico Savio" ha proposto inoltre, in occasione della commemorazione dei defunto la tradizione dei  " morticeddi", allo scopo di mantenere l’antica  tradizione "a pasta di morti”, a cui purtroppo sta lasciando il posto all’americana Halloween  sempre più di moda anche nelle nostre realtà. Secondo le antiche tradizioni, raccontata dagli anziani,  la famiglia che deve ricordare un caro estinto, soprattutto nei piccoli centri,  prepara squisite pietanze, soprattutto primi piatti con sugo di maiale, e olio novello, che verrà offerto ai vicini, poiché la tradizione vuole che con questo gesto l’anima del defunto si potrà saziare almeno una volta l’anno. Gli anziani inoltre,  raccontano che la notte  in sogno ogni defunto ringrazia i parenti per il “pranzo ricevuto”. 

C’è anche chi dimentica o non rispetta questa tradizione, in questo caso, gli anziani raccontano di aver visto in sogno i propri defunti seduti ad un tavolo vuoto lasciati digiuni, e per questo che molte famiglie preparano dei pranzi e li regalano alla gente più povera, o se non hanno defunti da ricordare preparano pietanze per loro stessi, annotando il pranzo alle anime dimenticate. “Non sappiamo cosa resterà alle nuove generazioni nelle loro memorie di questa antica tradizione, conclude la responsabile dell’Oratorio Rosetta Bossio- in ogni caso  è stata una bella giornata di festa, dove tutti hanno partecipato e divertiti”.