domenica 27 novembre 2011

“Richiesta di convocazione urgente di una seduta di consiglio” da parte dell’UDC e i Demokratici


Cirò-“Richiesta di convocazione urgente di una seduta di consiglio” da parte dell’UDC e i Demokratici con i loro rispettivi capigruppo Paletta e Lombardo primi firmatari, per discutere ed analizzare, si legge in una nota- alcune gravi questioni come il dissesto idrogeologico e la cancellazione dell’Ufficio del Giudice di Pace”. Consapevoli che la situazione politica a Cirò non sta vivendo uno dei suoi momenti più aulici dal punto di visto politico con scontri che denotano più attacchi personali che sostanza nel fare le cose che servono, l’UDC e i Demokratici con i loro rispettivi capigruppo Paletta e Lombardo, all’opposizione in consiglio comunale, sono stati i primi firmatari di una richiesta di convocazione urgente di una seduta di consiglio per discutere ed analizzare alcune gravi questioni che da troppo tempo si trascinano e che questa amministrazione non fa conoscere ai cittadini. 

Paletta e Lombardo credono sia importante occuparsi prima che della futura campagna elettorale, con iniziative sterili, ragionare sull’attualità con una discussione attenta e seria, prima che, su alcune questioni come il dissesto idrogeologico e la cancellazione dell’Ufficio del Giudice di Pace, si arrivi all’irreparabile. “Troviamo d’altra parte alquanto strano che il gruppo consiliare del PD anch’esso all’opposizione in consiglio,-scrivono in una nota i firmatari della neo richiesta- sollecitato più volte dal 10 novembre a sottoscrivere la richiesta di consiglio non si sia pronunciato e prenda tempo: ormai il tempo sta per scadere e se non ci sarà una protesta forte, condivisa e ragionata su tali questioni, magari rafforzata da una delibera consiliare, ognuno se ne assumerà le responsabilità politiche”. E ancora sacrivono:”Sul dissesto idrogeologico, che questi giorni di maltempo sta evidenziando ancora una volta la fragilità del territorio con situazioni difficili come il bastione cannone (con i lavori fermi da 1 anno), la zona S. Elia, Via A. De Gasperi e l’Arenacchio, -vogliamo che non ci sia la solidarietà per un dopo irreparabile, ma che si agisca subito e presto con i fondi a disposizione e con quelli che debbono ancora arrivare e senza promesse da marinaio come quelle fatte un anno fa allorquando 20 persone sono state evacuate per rischio incolumità”. Pensiamo, senza demagogia, conclude la nota dei capogruppo:”che sia venuta l’ora di assumere decisioni forti nel rispetto delle leggi e portare la nostra voce alta a Catanzaro e Roma. Sulla questione Giudice di Pace, già decisa dal governo centrale con la legge finanziaria di agosto, per motivi di riduzioni di spesa negli Uffici Giudiziari, crediamo che realtà storiche come quella di Cirò, con sede già di Pretura, di Ufficio delle Entrate e delle Imposte, Sede Notarile, ecc. non possa venire ulteriormente mortificata con l’eliminazione di tale Ufficio per mere ragioni di risparmio ma deve tenere conto delle esigenze di un territorio, come quello cirotano che comprende circa 25 mila abitanti. Per adesso la proposta è inserita nella legge delega e quindi c’è ancora del tempo per recuperare e se la protesta sarà importante si potrà raggiungere l’obiettivo di tenere in vita l’Ufficio”.

 Questa invece  la richiesta di convocazione indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale 
di Cirò Giuseppe Mazziotti, ai sensi dell’art 14 Regolamento Consiglio da parte di Paletta-Lombardo, con i seguenti punti all’ordine del giorno:
Situazione e problematiche dell’inizio lavori del Parco Eolico di Cirò;
Dissesto idrogeologico del territorio cirotano e situazione ripristino urgente della frana in zona Via A. De Gasperi;
Ipotizzata soppressione Uffici del Giudice di Pace di Cirò alla luce della recente riforma di riorganizzazione degli Uffici Giudiziari ( x L. Finanziaria);
Discussione generali su nuovo PSA – ritardi e problematiche”.