Cirò- Dieci regole per una buona alimentazione, previene nella
terza età malattie gravi come il diabete, l’ipertensione e le malattie cardiovascolari, e ne migliora
la qualità della vita, questo il tema del convegno dal titolo:"
L'alimentazione nella persona anziana"
organizzato dall'Anteas, -Associazione Nazionale Tutte le Età Attive
per la Solidarietà, nella
persona del professore Francesco Mussuto presidente Anteas di Cirò, presso il
Centro Diurno "Mons. A.
Vitetti". A coordinare i lavori è stato Iginio Carvelli, ha relazionato il convegno la dottoressa Adriana
Calendini biologa-nutrizionista. Quali sono
i cibi buoni e cattivi, i
fabbisogni giornalieri, le diete specifiche da osservare nelle varie patologie
e tanti suggerimenti sono stati gli argomenti
trattati con spessore e professionalità dalla nutrizionista Calendini . I Carboidrati sono gli alimenti a cui
il corpo fa riferimento immediatamente, fanno male le diete fai da te
privandoci dei carboidrati, ha detto l’esperta. Per tutte le funzionalità
dell’organismo occorrono nella donna 1500 kilocalorie e nell’uomo duemila
kilocalorie, è bene nell’anziano evitare lo zucchero da cucina , meglio
sostituirlo con zucchero da canna o un dolcificante vegetale prodotto da una
pianta: la Stevia,
riconoscibile dalla sigla E960, che ha
zero calorie. Bisogna consumare ha
detto- proteine ad elevato valore biologico ricchi di aminoacidi essenziali che
possiamo trovare nelle uova , carne, latte, legumi; un piatto completo ad
esempio che non necessita del secondo è la pasta con legumi, contengono tutti
gli aminoacidi di cui il corpo ha bisogno. Attenzione però al formaggio e alle
uova, i quali vanno consumati solo due volte alla settimana per evitare che
facciano aumentare il colesterolo cattivo, così come pure i grassi i quali il
loro aumento provoca aterioscleresi, in quanto occludono le arterie. Tra gli
oli invece- prosegue la nutrizionista- vanno preferiti quelli vegetali. Inoltre
per ridurre l’acido lattico responsabile dei crampi muscolari specie negli
atleti, secondo una recente analisi bisognerebbe bere dopo una attività
sportiva della birrà, visto che il maltosio in essa contenuta apporta maggiore ossigeno ai muscoli. Anche le vitamine sono importanti
prosegue- come la vitamina A contenuta nel pesce e negli ortaggi di colore
giallo come carote zucche meloni,; la vitamina
B contenuta invece nei legumi, banane, uovo, ortaggi verdi come la
cicoria, importanti per il sistema
nervoso centrale; la vitamina P
contenuta nella carne bianca che interviene nella sintesi del DNA; La vitamina C contenuta nel kiwi, arance,
pomodori che interviene nella difesa immunitaria; il calcio per ostacolare
l’osteoporosi, basterebbe due porzioni
di latte al giorno, ma anche latticini e yogurt. Uno dei problemi principali dell’anziano è l’assenza di sete,
l’anziano beve poco, ne occorrerebbe almeno un litro e mezzo al giorno. La
giornata di una persona anziana deve partire con una buona colazione che apporti il 10-15% del fabbisogno giornaliero, basterebbe del pane tostato
e marmellata di frutta; un pranzo che apporti il 40 % del F.G. consumando
Carboidrati(pasta), Proteine(carne o pesce), verdure, frutta e un bicchiere di
vino. E’ bene evitare di mangiare contemporaneamente un primo con carne ed un secondo con pesce o
vice versa. Il vino è un antiossidante
ricco di flavonoidi che favorisce la digestione. La cena invece deve apportare il
35% del F.G. con verdure, formaggio,
uova, pane integrale, frutta ed un bicchiere di vino. La merenda si fa a metà mattina e metà pomeriggio con una frutta,
o uno yogurt ed il dopo cena per chi ancora avverte fame, va bene un cioccolato
fondente che riduce il giro vita o latte con zucchero di canna, o un po’ di
frutta: tre noci o 5 mandorle ma una volta alla settimana. Per quanto riguarda
l’olio di oliva ne va consumato crudo un cucchiaio al giorno, o dieci gr di
margarina per il F.G. .Naturalmente fondamentale è l’attività fisica
perché prosegue ancora- previene
l’invecchiamento. Per quanto riguarda
invece l’alimentazione e le patologie, la nutrizionista fa l’elenco di
alcune malattie degli anziani, e dei cibi che si possono o no mangiare. Nelle patologie cardiovascolari si deve
seguire una dieta ipocalorica, si può usare solo un cucchiaino di olio al
giorno. cibi si: pane, pasta, cereali, riso, patate, un bicchiere di vino,
piccante; cibi no- dolci, zucchero, uova, formaggi; mai unire pasta e patate
insieme. Ipertensione :eliminare il
sale che si può sostituire con piante aromatiche, lo zucchero; bene aglio,
albicocche e ciliegie, limitare invece l’uso di cavoli, carciofi e sedano che
contengono sale, bene anche i piselli per l’apporto in magnesio. Diabete: no a patate e pasta, si alle
patate bollite, si alle uova non contengono zuccheri, si a fave e piselli e
formaggi, si a frutta secca e olio d’oliva, si alle mele; no invece a fichi,
banane, kiwi, mandarini. Colite: è consigliabile una
alimentazione a cottura a vapore, no a latticini, solo parmigiano e reggiano,
no agli insaccati meglio prodotti di salumeria come la bresaola e lo spek,
no a cinghiale, quaglia, fagiano,
maiale, si a vitello, capretto pollo, no a pesci grassi come il tonno e
l’anguilla si alla cernia al pesce spada
alla spigola, no a legumi, frutta secca, frutta con semi, cocomero, pesche, si
alla mela e pera sbucciatasi alle carote e patate bollite; evitare il piccante. Una nota particolare invece l’ha
dedicata alla Conservazione dei cibi: fare
molte attenzione ai batteri ai funghi e
alle muffe; non scongelare i cibi tenendoli esposti fuori il frigo, meglio
usare il microonde, non conservare cibi del pranzo nel frigo meglio congelarli.
Attenzione poi al colorito del cibo. Queste
sono state le dieci regole d’oro di alimentazione per la terza età proposte
dalla nutrizionista Calendini.