Cirò- Sulla ipotetica fusione dei Comuni di Cirò e di Cirò
Marina, riportata in discussione recentemente dal sindaco Roberto Siciliani,
gli risponde l’ex sindaco Mario Caruso, che in una nota così scrive:” Caro
Roberto, apprendo da Luigi Ruggiero la tua nomina a compagno di partito(PD), il
che mi fa molto piacere. Ho letto della tua brillante idea di sponsorizzare la
fusione tra i due comuni Ciro- Cirò Marina, un atto indubbiamente coraggioso,
poiché nella tua dichiarazione si legge il rimpianto di quanto accaduto nel
lontano 1956, quando pochi concittadini della frazione Marina di Cirò decisero
di staccare la spina con un referendum a dir poco “bulgaro” con il solo fine di
creare una nuova fetta di latifondismo a discapito degli ignari Marinoti”. Da
quell’atto scellerato-prosegue Caruso-
che ha lasciato rimpianti e disdegni, sono passati molti anni e mentre
territori della sibaritide sono ampiamente cresciuti culturalmente, socialmente
ed economicamente, il territorio di Cirò è rimasto spezzato tra miti e
illusioni con due comunità che a vicenda si fanno concorrenza nonostante fuori
e dentro regione sono conosciuti come comunità unita. Abbiamo assistito inerti
in questi anni a reciproche
sottrazioni e siamo stati lenti a capire
che senza una identità storica lo sviluppo commerciale si affievolisce e che senza una coordinata espansione
urbanistica il territorio si deprezza, al punto tale, di trasformare la città
in un quartiere cadente e avvilito. Certo è vero, continua l’ex sindaco- si può
sempre rimediare, ma i modi e i tempi del rimedio mi lasciano alquanto
perplesso se non rammaricato, poiché la politica “marinota” reitera l’idea di fusione nei
momenti di debolezza della politica di Cirò alta e, precisamente,
quando il consiglio comunale di Cirò viene sciolto per presunto
condizionamento. Accade nel 2001 e si ripete nel 2013 a distanza di dodici
lunghi anni, utilizzando la stessa frase “
i tempi sono maturi”.
Precisa l’avvocato Mario Caruso-
Credo che in sintonia con il nuovo PSA ( piano di sviluppo associato ) che
sostituisce il vecchio e inerte piano regolatore comunale, voluto fortemente da
me dall’ex sindaco Parrilla e dal sindaco di Melissa Murgi, il nuovo territorio
è ben delineato basterebbe che Cirò Marina terminasse la querelle della sua
approvazione. Del resto, si legge ancora
nella nota- sarebbe sufficiente aderire all’unione territoriale già esistente
tra i Comuni di Cirò, Crucoli e Melissa, per favorire la mescolanza delle
due comunità; I momenti propizi in politica,
possono mutare, specie quando sono stati forzati. Ed infine, puntualizza Caruso- in
attesa, continua con buon senso, a raggiungere il giusto obiettivo, compiendo
quei piccoli passi come sopra annunciati, evitando che il tempo possa accoppiare la tua proposta al Renzianismo perfetto, dove si dice
tutto e niente.