Cirò- Daniele
Lequaglia giunge secondo alla semifinale
dedicata alla manifestazione di
Castrocaro tenutasi a Laureana di Borriello in provincia di
Reggio con un inedito dal titolo "Come", di cui ha scritto musica e
parole. . “Ogni autore ha sempre il desiderio di dare messaggi destinati
alla comprensione dell‘anima, del suo profondo. Non è semplice trovare le
parole, dare loro l‘armonia, il senso dell'amore capace di toccare le radici del cuore. L‘autore Lequaglia-
commenta in una nota la filosofa Maria Francesca Carnea- riesce a
trasmettere pienamente senso e armonia di parole arricchendole con la bellezza
di una voce angelica che caratterizza il suo stile vocale. Incisivo e delicato
allo stesso tempo, un brano questo suo che ritorna immediato e puramente
semplice all'orecchio e al cuore di chi ascolta, come messaggio d‘amore, come
sguardo di speranza che incoraggia, come anelito che riconosce il sentire
dell'emozione della vita che sa emozionarsi. Viene a regalarci l‘autore il dono
di una voce che incanta, con versi che riempiono lo sguardo d‘infinito
essenziale“. “L'inedito da me scritto,
ci rivela in anteprima l’artista- nasce
da due forze, che mi hanno spinto e spronato a scriverlo. Una di queste
forze è semplicemente per necessità artistica, mentre l'altra forza è per dare
un pò di speranza, e dopo aver fatto tante preghiere a Gesù, ci racconta- sembravano che le parole uscissero da sole a
comporre il testo, ed una volta finito di scriverlo notai solo allora il
significato dell'inedito. Racconta di come
ad un certo punto della vita, alcune dei nostri pilastri affettivi
possono non esserci, ma che comunque un giorno li ritroveremo. Dopo aver
scritto la melodia vocale ed il testo, prosegue- ho cominciato ad arrangiarla
con la chitarra ed una volta fatto un primo arrangiamento soddisfacente, mi
sono rivolto al mio amico e compositore
Max Mungari il quale mi ha completato l'opera con un meraviglioso
arrangiamento, brano che ha proposto a
Castrocaro che gli è valso il secondo posto. Inoltre, tiene a precisare
l’artista- che il primo arrangiamento con chitarra è iniziato grazie all’intervento di suo fratello Nicodemo. Ma è stato poi completato dal grande Max Mungasi precisa
l’artista- che con la sua
professionalità ha inteso, ed ha reso tutto più reale e a mio avviso stupendo”.
Daniele Lequaglia era stato definito da
Rudy Zerbi durante il programma the talent show
a cui aveva preso parte, l’unico Soprano uomo, ce ne sono pochi in
Italia aveva detto di siffatti geni. Il
testo del suo singolo rivela una profonda conoscenza dell’anima , l’amore
terreno ma specialmente l’amore divino, il contatto con il cielo.