Cirò- Gemellaggio religioso, storico- culturale tra Cirò e
Mammola in onore di San Nicodemo protettore delle due comunità: Cirò che gli ha
dato i natali nel 900 e Mammola dove morì nel 990. “Bisognerebbe rivalutare e
riscoprire a Cirò la figura di San Nicodemo ancora avvolta
nell’oblio” lo hanno detto il deputato
Nicodemo Oliverio ed il parroco don Giovanni Napolitano durante l’incontro
tra le due comunità rappresentata per Cirò dai tre commissari straordinari e
per Mammola dal sindaco Antonio Longo. “San Nicodemo fu il precursore di San
Francesco - prosegue il deputato Oliverio, lui amava e rispettava gli animali
il territorio e la natura, un santo
moderno, proprio come fu il francescano d’Assisi, per questo la sua storia andrebbe rivisitata, questa la scommessa
che dobbiamo fare insieme alle due comunità per riportare luce su questa grande
figura, in un territorio dove per
fortuna oggi c’è un fiorire di attività che
con il loro aiuto permetteranno alla comunità a risollevarsi.
alla storia della Calabria e riscoprire l’importanza che il monachesimo ha fatto in questo territorio
grazie a San Nicodemo”.
“Diamo un senso
maggiore di appartenenza alla storia e al territorio, segno tangibile di
civiltà e dello stare insieme come queste due comunità uniti da una
appartenenza religiosa e culturale”, lo ha riferito il commissario Campisi nel suo intervento. “Abbiamo voluto insieme
al parroco questo gemellaggio, ha riferito invece il commissari D’Alessio- perché il popolo lo desiderava, erano due
anni che questo si era interrotto, è difficile per noi commissari amministrare
senza tenere conto delle persone positive che ci appoggiano nel nostro operato,
e a Cirò per fortuna ce ne sono tante,
come le persone che lavorano
insieme alle associazioni che ci hanno saputo stimolare.
” C’è grande
entusiasmo nel mio popolo-riferiva invece
il sindaco di Mammola Antonio Longo, per la ripresa di questo importante
gemellaggio religioso e storico. Era il 1993 la prima volta che ci siamo
incontrati in un gemellaggio, ed anche allora ero sindaco,riferisce- mi fa tanto piacere oggi essere qui di nuovo
grazie all’impegno dei commissari del
deputato Oliverio e del parroco, che hanno voluto fortemente la ripresa di
questo gemellaggio. Le nostre comunità sono legate dalla stessa radice ha detto
Longo “. “Ho impiegato sette anni
per riformare la festa patronale ha detto il parroco don Giovanni
Napolitano- prima era gestita da privati ora è finalmente passata ad una gestione di insieme, siamo riusciti a
raccogliere nella comunità 11 mila euro mentre cinque mila è la somma data dalla commissione
straordinaria alla festa patronale per un totale di 16 mila euro, grazie anche
ai commissari che hanno creduto in questo nuovo progetto economico e di
incoraggiamento.
San Nicodemo a Cirò ha
detto- deve essere ancor di più valutato”. “E’ una nota positiva per la
comunità questo nuovo gemellaggio ha detto la
presidente della Pro-Loco Rosaria Frustillo che si basa su tre concetti
fondamentali: Onestà, rispetto del territorio, e ritorno all’umiltà”. Infine le
due comunità si sono scambiati doni in segno di fratellanza.