sabato 23 agosto 2014

Cirò- Nella terra dell’Enoteca, l’attore Michele Placido, ospite d'eccezione della serata conclusiva di Cirò Arte, un evento questo promosso dalla Pro Loco di Cirò Marina guidata da Demo Martino, fa visita alla Contea del Cirò e si lascia ammagliare dal bianco “Demetra” e dal rosato “Glauco”.




Cirò- Nella terra dell’Enoteca, l’attore Michele Placido, ospite d'eccezione della serata conclusiva di Cirò Arte, un evento questo  promosso dalla Pro Loco di Cirò Marina guidata da Demo Martino, fa visita alla Contea del Cirò  e si lascia ammagliare  dal bianco “Demetra” e dal rosato  “Glauco”.
Il gradimento dimostrato da Placido – commentano Roberto Castiglione e Francesco Spataro della BSC – e più in generale quello riscosso dalle centinaia di persone accolte presso il nostro stand hanno rappresentato e rappresentano una grande e vera soddisfazione. E non soltanto – aggiungono – per lo staff della Contea del Cirò e per gli sforzi importanti compiuti in questo primo anno e che iniziano ad essere ripagati ma – continuano il direttore e l'amministratore dell'esperienza associativa che unisce le espressioni vitivinicole dei comuni di Cirò, Cirò Marina e Crucoli – per l'intero territorio e per tutte le cantine del cirotano. Dopo aver degustato entrambi i vini della Contea, ospite del Ristorante Max a Cirò Marina, Michele Placido, appassionato dei vini e del terroir del cirotano, ha dichiarato di attendere l'ufficializzazione (prevista a fine settembre) di “ Chirone”, il primo Rosso frutto di questa nuova esperienza di sinergie territoriale nel settore vitinicolo. 
Siamo grati al Presidente della Pro Loco Demo Martino – proseguono Castiglione e Spataro – per aver voluto includere la nostra proposta enologica, con tutto il significato sociale e culturale che essa vuole portare con sè, nella chiusura di una manifestazione di elevato livello e che ha impreziosito la complessiva offerta estiva del cirotano e del crotonese. L'obiettivo che intendiamo continuare a condividere anzi tutto con le altre cantine ma, allo stesso modo e con la stessa passione, con le associazioni culturali, con le istituzioni, con la rete imprenditoriale (soprattutto quella della ricettività e dell'enogastronomia) e con le popolazioni – concludono i due manager della BSC – è quello di contribuire insieme agli altri a fare del vino, della sua storia e del suo potenziale di sviluppo ad oggi inespresso alle nostre latitudini, il principale riferimento identitario e di crescita economica dei territori e della regione. Grande attesa dunque per il prossimo rosso Chitone.