Cirò- Nella terra dell’Enoteca, l’attore Michele Placido, ospite d'eccezione
della serata conclusiva di Cirò Arte, un evento questo promosso dalla Pro Loco di Cirò Marina guidata
da Demo Martino, fa visita alla Contea
del Cirò e si lascia ammagliare dal bianco “Demetra” e dal rosato “Glauco”.
Il gradimento dimostrato da Placido – commentano Roberto
Castiglione e Francesco Spataro della BSC – e più in generale quello riscosso
dalle centinaia di persone accolte presso il nostro stand hanno rappresentato e
rappresentano una grande e vera soddisfazione. E non soltanto – aggiungono
– per lo staff della Contea del Cirò e per gli sforzi importanti compiuti in
questo primo anno e che iniziano ad essere ripagati ma – continuano il direttore
e l'amministratore dell'esperienza associativa che unisce le espressioni
vitivinicole dei comuni di Cirò, Cirò Marina e Crucoli – per l'intero
territorio e per tutte le cantine del cirotano. Dopo aver degustato
entrambi i vini della Contea, ospite del Ristorante Max a Cirò Marina, Michele
Placido, appassionato dei vini e del terroir del cirotano, ha dichiarato di
attendere l'ufficializzazione (prevista a fine settembre) di “ Chirone”, il
primo Rosso frutto di questa nuova esperienza di sinergie territoriale nel
settore vitinicolo.
Siamo grati al Presidente della Pro Loco Demo Martino –
proseguono Castiglione e Spataro – per aver voluto includere la nostra proposta
enologica, con tutto il significato sociale e culturale che essa vuole portare
con sè, nella chiusura di una manifestazione di elevato livello e che ha
impreziosito la complessiva offerta estiva del cirotano e del crotonese.
L'obiettivo che intendiamo continuare a condividere anzi tutto con le altre
cantine ma, allo stesso modo e con la stessa passione, con le associazioni
culturali, con le istituzioni, con la rete imprenditoriale (soprattutto quella
della ricettività e dell'enogastronomia) e con le popolazioni – concludono i
due manager della BSC – è quello di contribuire insieme agli altri a fare del
vino, della sua storia e del suo potenziale di sviluppo ad oggi inespresso alle
nostre latitudini, il principale riferimento identitario e di crescita
economica dei territori e della regione. Grande attesa dunque per il
prossimo rosso Chitone.