venerdì 22 luglio 2011

E’ stato un vero disastro l’effetto del Dissesto idrogeologico sulle case di campagna in località Campanise

 


Cirò- E’ stato un vero  disastro l’effetto del  Dissesto idrogeologico sulle case di campagna in località Campanise , dove la grande frana di quest’inverno ha investito tutta l’area devastando tutto ciò che ha incontrato sul suo percorso. A farne le spese, oltre ad alcune abitazioni private anche numerose case di campagna, stalle e magazzini. Molti fabbricati rurali adibiti a stalle, che prima erano costruite a fianco, aderenti l’una a l’altra, ora si presentano separati con una distanza di circa un metro, alcune mura perimetrali  si sono completamente spaccati in due, dove il pavimento per effetto della compressione, si è modificato diventando da superficie  piano a convessa. Tutto da abbattere e da rifare, una perdita di milioni di euro che mai nessuno ti ridarà.  Abbiamo sentito l’esperto geologo Guglielmo Gentile il quale in proposito ha riferito:”la località Campanise risulta interessata da una frana cartografata sin dal 1954 (data della prima cartografia ufficiale IGM- Istituto geografico militare) e successivamente riportata nella Carta geologica della Calabria sempre in scala 1:25.000 redatta dall'allora “Casmez”; non si tratta di una frana  "archeostorica", precisa l’esperto, ma di una frana decisamente attiva che interessa tutta la parte che dal centro abitato (casa De Bartolo prima abitazione colpita dal dissesto) e raggiunge la Valle, un  dissesto  che ha interessato anche i fabbricati rurali disseminati in zona Campanise, i quali si trovano sulla corona della frana (parte sommitale o testa della frana). Per quanto concerne invece, prosegue il geologo Gentile  il pavimento divelto in molti fabbricati-  si tratta di una zona di "compressione" del terreno che sta interessando alcuni  fabbricati, altre zone invece sono interessati da fenomeni di distenzione. Non credo che questa frana, conclude l’esperto geologo- possa essere sistemata vista la vastità dell'area interessata, certamente può essere attuato qualche intervento che potrebbe mitigarne gli effetti”. Intanto la Provincia, in base all’ultimo sopralluogo in cui sono intervenuti  l’assessore Praticò, il Consigliere Greco ed il tecnico della provincia Benincasa,  ha preso quattro anni per ripristinare la provinciale Cirò Vallo, che in qualche modo consentirà il ripristino dei luoghi, ma il destino dei fabbricati rurali resterà problema irrisolto che andrà ad appesantire il già grave bilancio familiare di una comunità  che sopravvive a stento.