domenica 7 ottobre 2012

Cirò- Dal Fondo Unico per la Cultura, programma annuale 2012 il Comune di Cirò ha deliberato la proposta del progetto-: “Tra Astronomia ed alchimia, la magia di Cirò: L’opera di Giano Lacinio. Si tratta di una spesa complessiva è di € 22.500,00 a cui si sopperirà per € 20.000,00 con contribuzione regionale, per € 2.500,00 mediante proventi comunali


Cirò- Dal Fondo Unico per la Cultura, programma annuale 2012 il  Comune di Cirò ha deliberato  la proposta del progetto-: “Tra Astronomia ed alchimia, la magia di Cirò: L’opera di Giano Lacinio.  Si tratta di una spesa complessiva è di € 22.500,00 a cui si sopperirà per € 20.000,00 con contribuzione regionale, per € 2.500,00 mediante proventi comunali derivanti da partner, sponsor ovvero dall’incremento delle entrate afferenti le visite museali. Somma che servirà ad  allestire nuove sale museali dedicate all’alchimista, teologo, filosofo e medico del XVI  secolo”; Le linee guida per il progetto Lacinio sono stati proposti al sindaco Mario Caruso e all’assessore regionale Caligiuri dal ricercatore del cnr di Firenze   Francesco  Vizza.  
La fortuna dell’opera di Lacinio, scrive Vizza:” è testimoniata dalle varie edizioni stampate nell’arco di quattro secoli, come, ad esempio, quella stampata a Basilea nel 1572, quella di Argentoratum del 1608 e una traduzione in tedesco stampata a Lipsia nel 1714. Infine, l’opera è stata tradotta in inglese e stampata a Londra nel 1894 da Arthur Edward Waite, ma nonostante questo, non esiste una completa traduzione in italiano dell’opera di Lacinio, perciò prosegue Vizza- bisognerebbe tradurre la sua opera per una divulgazione storica del personaggio e dedicargli approfondite indagini archivistiche”. “L’impegno del Comune di Cirò va in questa direzione, scrive in una nota il sindaco- in un percorso che è andato consolidandosi negli ultimi anni e che ha visto, specie negli ultimi, sul filone della promozione del personaggio storico di Lilio, l’organizzazione di eventi formativi, culturali e didattici, finalizzati a far conoscere sempre più l’astronomo cirotano”. Questi invece ciò che ha proposto Vizza, nel caso venisse  realizzato questo progetto che vede l’impegno di ben 22.500 euro:1) Traduzione dal latino all’italiano dell’opera: “Pretiosa Margarita Novella Thesauro, Ac Praeciosissimo Phylosophorum Lapide, Venezia 1546” e relativa stampa dell’opera in copie limitate; 2) Allestimento di almeno una stanza, locata nel Museo Aloysius Lilius, dedicata all’opera di Giano Lacinio di Cirò: Realizzazione di 25-30 pannelli raffiguranti l’allegoria alchemica contenuta nell’opera: Pretiosa Margarita Novella Thesauro, ac Praeciosissimo Phylosophorum Lapide” con relative captions in italiano ed in inglese;  Realizzazione di 5 pannelli esplicativi dell’opera (in inglese ed in italiano). 3) Rilegatura dei due testi in latino: a) “Pretiosa Margarita Novella Thesauro, Ac Praeciosissimo Phylosophorum Lapide, Venezia 1546”; b) Preziosa ac Nobilissima Artis Chimia e Collactanea De Occultissimo ac Praeciosissimo Phylosophorum Lapide. Per Ianus Lacinius Calabrum Minoritam Theologorum minimum, Norimbergae apud Gabrielem Hayn, Ioann Petrei generum 1554 Norimberga”. 4) Allestimento della stanza dedicata a Lacinio con riproduzioni di alambicchi e fornaci del Cinquecento;
5) Riproduzione vestiti del ‘500 e rappresentazione storica della celebre Biccherna senese (con acquisto degli abiti d'epoca ed idonea scenografia).
Un bel progetto valido almeno sulla carta, peccato però che i soldi attesi dalla Regione, secondo il prospetto delle uscite realizzato dal comune, serviranno a coprire solo :”Consulenze specialistiche per servizi (progettazione degli eventi, direzione artistica, comunicazione e pubblicità degli eventi, staff della direzione artistica, etc.) a cui andranno 8 mila euro;
Noleggio, allestimento e gestione di spazi, impianti e attrezzature a cui andranno 9 mila euro;
2 mila euro per Spese di viaggio e soggiorno di artisti/relatori;
 E mille euro per altre spese dirette.
Niente traspare sulla traduzione dei libri dal latino all’italiano e sulle altre opere importanti da realizzare messe in cantiere dal ricercatore Vizza che ha riscoperto Lacinio.