venerdì 26 ottobre 2012

Cirò- E’ nato il primo “Fanclub Sandro Cortese”


Cirò- E’ nato il primo “Fanclub Sandro Cortese” a Cirò nel giorno della sua grande vittoria, a costituirlo un gruppo di sportivi cirotani: Gaetano Zumpano, Francesco Marino, Luigi Dell’Aquila  Giuseppe Principe, tra questi i primi due abitano nella stessa ruga dei nonni di Cortese. Il campione mondiale , unico nel suo genere ad essere di origine  calabrese e di Cirò, con la sua vittoria ha portato in alto il nome di Cirò non come notizia di cronaca come avviene solitamente ma per cultura sport onorando la sua famiglia e tutta Cirò, dove domenica scorsa i cirotani sono rimasti incollati alla tv fino al grido di vittoria. La sua famiglia di Cirò in via San Gaetano, dove vivono i nonni e le ziee,  in questi giorni è presa di mira da amici parenti e simpatizzanti per brindare a questo giovanissimo campione di sangue cirotano cento per cento. Anche l’amministrazione comunale è entusiasta per la vittoria raggiunta e aspetta il suo rientro per dare il giusto  riconoscimento al suo merito. Purtroppo Cirò è un paese strano, non c'è stato nessun carosello per le vie del paese per festeggiare la vittoria di Cortese, la gente di solito,   quando vince la loro squadra del cuore,  fa caroselli con le macchine per tutta la notte per le vie del paese ed oltre, a volte anche disturbando la quiete pubblica, ora che  Cirò ha il suo  campione mondiale tutto cirotano, i giovani non hanno fatto nessun carosello per le vie del paese come sarebbe stato giusto, a parte il via vai presso l'abitazione dei nonni dove gli abitanti di via San Gaetano hanno festeggiato brindando insieme ai parenti di Cortese. Come cirotano mi sarei aspettato che tutti i giovani, gli stessi che dopo la vittoria di squadre come Yuventus  e milan fanno il giro delle strade del paese con le loro macchine suonando all'impazzata con i clacson per festeggiare i loro beniamini, che con Cirò non c'entrano nulla,  lo avrebbero fatto anche per Cortese, ma purtroppo non l'hanno fatto. Rimane l'amaro in bocca per una società che si è dimostrata poco attaccata alle sue origini e alla sua gente. Per fortuna che ci pensa il mondo intero  a festeggiarlo, ma  non lamentiamoci se poi per riscoprire Lilio e Lacinio ci abbiamo impiegato 500 anni. E' proprio vero : "nemo profeta in patria".