Cirò-
Nonostante la prolungata siccità le Scille(Urginea maritima L.) conosciuta
dagli agricoltori come “cipuddazzu”, crescono
rigogliose dirompenti dai terreni aridi e incolti delle alture cirotane, loro
habitat naturali. E’ il segnale che è arrivato l’autunno anche se ancora le
temperature sfiorano i trenta gradi. Anticamente
i contadini riconoscevano bene il cambio delle stagioni osservando i
cambiamenti che avvenivano in natura, come la fioritura improvvisa delle
Scille. Queste presentano una grossa cipolla appena interrata, le cui foglie
basali nascono dopo la fioritura. La cipolla è molto ricercata dagli
agricoltori per le sue proprietà antiparassitarie, specie per quelli che
attaccano i legumi come fave e favette. Infatti raccolte le cipolle a fine
estate e prima che fioriscono, venivano messe negli antichi silos di canne
intrecciate, contenitori di legumi e frumenti per impedire ai parassiti di
attaccare il raccolto. Questa cipolla
contiene come principio attivo la
scillarina che agisce come cardiotonico, e la scilliroside che è un glucoside che veniva usato contro
l’infestazione dei topi. Il succo è
irritante e può anche provocare morte per aritmia .