venerdì 16 novembre 2012

Cirò- Arrivano oltre 5.000 euro per 16 famiglie di Cirò.


Cirò- Arrivano oltre 5.000 euro per 16 famiglie di Cirò. Sono state assegnate, infatti, dalla Regione Calabria le somme per l’abbattimento dei costi dei servizi delle famiglie con numero di figli pari o superiore a quattro. L’attenzione alle fasce deboli, soprattutto in questa delicatissima fase di crisi nazionale, scrive il vice sindaco Francesco Paletta-  è punto qualificante nel governo locale. L’importo complessivo stanziato dal Settore politiche sociali della Regione Calabria ammonta ad euro 46 mila. Il totale dichiara Paletta-  è stato accreditato al comune capofila Cirò Marina, di questi, 5.235,26. 514, sono quelli che interesseranno 16 nuclei famigliari di Cirò che ne avevano fatto domanda. “In un momento di sempre minore disponibilità di risorse private e pubbliche – dichiara il vicesindaco Paletta – queste contributo regionale rappresenta, comunque, un piccolo aiuto per tante famiglie numerose della nostra comunità. In generale – continua – l’attenzione dell’esecutivo Caruso resta sempre rivolta ad evitare, attraverso ogni iniziativa, che le conseguenze più pesanti della generale austerità nazionale possano ricadere sulle fasce più deboli. Erogazione costante e diffusa dei servizi fondamentali unitamente al monitoraggio delle principali criticità – conclude l’assessore ai servizi sociali – continuano a rappresentare l’unità sulla quale intendiamo misurare, ogni giorno e nonostante le mille difficoltà, le nostre capacità di ascolto e di offrire soluzioni concrete ai cittadini. Infine,  conclude Paletta- “l’individuazione dei beneficiari è scaturita dalle comunicazioni trasmesse dai comuni interessati,in base a queste, tenendo conto dei requisiti richiesti, è stato redatto, di concerto con gli uffici dello stato civile, l’elenco definitivo delle famiglie aventi diritto”.  Ben vengano  i 5 mila euro per appena 16 famiglie , ma sono briciole rispetto alle molte famiglie che non arrivano più a fine mese o forse non iniziano neanche il mese, vivono di stenti e di aiuti grazie ai loro genitori anziani, i quali oggi risultano essere i soli pilastri della società anche se la loro pensione difficilmente arriva a cinquecento euro.