Cirò- Arrivano oltre
5.000 euro per 16 famiglie di Cirò. Sono state assegnate, infatti, dalla
Regione Calabria le somme per l’abbattimento dei costi dei servizi delle famiglie con numero di figli pari o
superiore a quattro. L’attenzione alle fasce deboli, soprattutto in questa
delicatissima fase di crisi nazionale, scrive il vice sindaco Francesco
Paletta- è punto qualificante nel
governo locale. L’importo complessivo stanziato dal Settore politiche
sociali della Regione Calabria ammonta ad euro 46 mila. Il totale dichiara
Paletta- è stato accreditato al comune
capofila Cirò Marina, di questi, 5.235,26. 514, sono quelli che interesseranno
16 nuclei famigliari di Cirò che ne avevano fatto domanda. “In un momento di
sempre minore disponibilità di risorse private e pubbliche – dichiara il
vicesindaco Paletta – queste contributo regionale rappresenta, comunque, un
piccolo aiuto per tante famiglie numerose della nostra comunità. In generale –
continua – l’attenzione dell’esecutivo Caruso resta sempre rivolta ad evitare,
attraverso ogni iniziativa, che le conseguenze più pesanti della generale
austerità nazionale possano ricadere sulle fasce più deboli. Erogazione
costante e diffusa dei servizi fondamentali unitamente al monitoraggio delle
principali criticità – conclude l’assessore ai servizi sociali – continuano a
rappresentare l’unità sulla quale intendiamo misurare, ogni giorno e nonostante
le mille difficoltà, le nostre capacità di ascolto e di offrire soluzioni
concrete ai cittadini. Infine, conclude
Paletta- “l’individuazione dei beneficiari è scaturita dalle comunicazioni
trasmesse dai comuni interessati,in base a queste, tenendo conto dei requisiti
richiesti, è stato redatto, di concerto con gli uffici dello stato civile,
l’elenco definitivo delle famiglie aventi diritto”. Ben vengano i 5 mila euro per
appena 16 famiglie , ma sono briciole rispetto alle molte famiglie che non
arrivano più a fine mese o forse non iniziano neanche il mese, vivono di stenti
e di aiuti grazie ai loro genitori anziani, i quali oggi risultano essere i
soli pilastri della società anche se la loro pensione difficilmente arriva a
cinquecento euro.