Cirò- Sensazionale:”
Il liceo di Cirò al “Garden di Cosenza” per il musical Foot Loose”, a
comunicarlo la professoressa Annamaria Lavia,
la quale in una nota scrive:”Jean Monnet, uno dei padri fondatori dell’Europa
Unita, diceva : ”Se dovessi iniziare a costruire l’Europa, anziché
dall’economia, partirei dalla Cultura”; oggi, con le distanze che si
accorciano, la globalizzazione dei mercati, scrive Lavia-la tecnologia della
comunicazione ed il plurilinguismo di una “Unione Europea” già costruita, saper comunicare in più lingue è non solo
un grande patrimonio dell’individuo ma anche una necessità in tutti i campi, da
quello professionale a quello libero. Promuovere la conoscenza delle lingue
significa, dunque, agevolare la comunicazione internazionale, favorire la
comprensione reciproca delle rispettive culture e prevedere la mobilità dei
lavoratori. In questa ottica il Liceo
Scientifico “Ilio Adorisio” di Cirò , prosegue la docente-ha come obiettivo prioritario la formazione delle risorse umane
promuovendo attività di stage all’estero. Tutto questo dice- grazie
al nostro “capitano” dirigente Gabriele Vincenzo, sempre pronto a ricercare
e cogliere le varie possibilità che si offrono al fine di favorire ogni apertura culturale, sociale.Tra tante
attività svolte dall’inizio dell’anno dai mitici C1, C5, con permanenza di un
mese all’estero nelle città di Londra, Praga, Barcellona si inserisce in
maniera più soft il musical Footloose in lingua inglese rappresentato dall’Erasmus
Theatre al teatro Garden di Cosenza, cui hanno assistito gli alunni delle
Classi IA, IIA, IIB, IC, IIC, IIIC, IIID accompagnati dai proff. Giulia
Cerchiara, Flavio Falvo, Loredana Iannetti, Annamaria Lavia, Donatello Magli,
Clara Mazzitello e Salvatore Salvo e dalla “mascotte” Carmelina Padula
(Professoressa del Liceo di lingua inglese in quiescenza). L’alunno Francesco
Aloisio della Classe IA ha detto: “Questo
musical ci ha dato l’opportunità di apprendere la Lingua Inglese in
modo diverso di come si fa tra i banchi di scuola, ascoltando persone di madrelingua e stimolandoci, attraverso lo
spettacolo, all’attenzione della lingua parlata”. Tutti fanno eco: “E’ stato uno strumento di conoscenza della
lingua efficace in quanto è avvenuto in un contesto quasi magico, in cui le
musiche, il ballo, le canzoni, hanno creato un’atmosfera che ci ha coinvolti ed
emozionato”.