Cirò- Il cirotano
Giuseppe Scigliano, del comitato di Hannover, rappresentante degli stranieri in
Germania, interviene al dialogo politico
sull’integrazione con il Ministro
tedesco Maria Böhmer dove all’odg sono stati discussi vari importanti
punti tra cui:”l’inclusione nelle
scuole della lingua materna, la
cultura del benvenuto, corsi per l’ integrazione, corsi di tedesco per
lavoratori, mediazione di lavoro, comunicazione da parte del ministero della
giustizia sulle indagini a proposito degli attentati fatti dal gruppo di
estrema destra NSU, in proposito Scigliano ha manifestato i sentimenti di
solidarietà della collettività italiana alle vittime. Ha soggiunto
tuttavia che non si è meravigliato di questi attentati dell’estrema destra,
perché in Germania essa è un forte movimento nonostante la sua
pericolosità. E ancora ha chiesto l’integrazione della lingua
tedesca negli asili; l’integrazione scolastica; la formazione; il
plurilinguismo; la formazione professionale dei giovani stranieri fino a
35 anni”. E’ quanto si legge su una nota
del professore Scigliano, il quale fa sapere che -questi temi verranno
discussi, insieme anche all’integrazione ed all’aggiornamento professionale, il
14 novembre dal Governo. Inoltre prosegue- per
verificare i risultati ottenuti, il Cancelliere Angela Merkel riunirà
nuovamente il prossimo anno, il forum
per l’integrazione. Nel suo
intervento Scigliano ha messo in risalto
il pericolo dello sfruttamento dei nuovi emigranti, spesso anche ad
opera dei propri connazionali; questi soggetti, diversamente dal
passato, giungono in possesso di titolo di studio anche elevato (laurea), con
essi spesso giungono anche le famiglie e questo comporta che si debbano fissare
nuove regole e aiuti europei tesi a sostenere questa nuova immigrazione, in
particolare a favore dell’integrazione dei bambini nuovi arrivati, i quali non
trovando strutture sociali idonee ad accoglierli e la mancanza della lingua ne
ritarda l’inserimento scolastico. Spesso sono isolati ed i corsi di lingua
materna potrebbero essere un utile strumento per evitarne la duplice
ghettizzazione. I cittadini che sono costretti a muoversi non devono
essere lasciati soli, afferma Scigliano. Serve necessariamente un vademecum
europeo. Tra le discussioni trattate, precisa Scigliano:”il riconoscimento dei
titoli di studio, ci sono problemi per alcuni titoli di studio tipo Architetti,
insegnanti, etc. provenienti da paesi extra UE”. La causa principale, scrive
ancora Giuseppe Scigliano:” è da
ricercare nelle decisioni che assumono le regioni che sono sovrane su tale
materia; la prima ad avere approvato una legge in tale direzione è stata Amburgo”.
Inoltre il professore e le altre
associazioni intervenute a difesa dell’integrazione hanno evidenziato che:” E´stata
messa in evidenza la carenza delle strutture di consulenza a favore dei nuovi
arrivati perché quasi sempre solo in lingua tedesca. I fondi europei per l’integrazione sono destinati solo per gli
extracomunitari e non per i cittadini europei i quali, a partire dal 1968,
hanno sul lavoro gli stessi diritti dei tedeschi. I corsi di lingua
tedesca sono principalmente riservati per chi intende lavorare ed i costi sono
coperti dal BAMF, e che presso l’ufficio di collocamento, si sta istituendo un
nuovo reparto: il “Servizio internazionale per il personale” e si sta
coinvolgendo a tale riguardo le competenti Direzioni UE per la creazione dei
posti di apprendistato”. Intanto il Ministro Annette Schavan incontrerà a
dicembre i suoi colleghi europei per affrontare questo fenomeno. Per quanto
riguarda il riconoscimento dei titoli di studio, ha chiesto al Governo di fare
pressioni nei confronti delle regioni che hanno la competenza in questo
settore. Ha fatto notare altresì la stranezza che solo pochi abbiano fino ad
oggi ottenuto il riconoscimento del proprio titolo di studio.