lunedì 11 maggio 2015

Una festa di San Cataldo bagnata



Cirò- Una festa di San Cataldo bagnata non era mai successo, ieri infatti durante la processione un’incostante e fastidiosa pioggerellina ha disturbato la processione,   una ricorrenza  a cui tutto il paese è legato. Nonostante l’intermittente pioggia, è stata una grande festa di partecipazione,  il santo protettore dei raccolti, delle campagne cirotane e degli allevamenti. Per questo la sacra statua nei giorni scorsi ha fatto il giro di tutto il comprensorio e delle attività presenti. Per tutta la settimana si sono susseguiti lunghi festeggiamenti religiosi e tradizionali. Dalla sua chiesa omonima in zona Cannone il parroco Don Giovanni Napolitano, ha officiato la santa messa, dove    i fedeli accompagnati dal comitato omonimo presieduto da Gaetano Fuscaldo, e dal parroco Don Giovanni Napolitano,  hanno  portato in processione il santo per le vie del paese fino ad arrivare  presso il largo Arenacchio dove la statua miracolosa del Santo è stata portata in  periferia per benedire i campi, fino alla zona Cappelliere presso la cappella della famiglia Giglio, dove nel vicino uliveto si è tenuto il tradizionale Agape fraterna ed intrattenimento musicale. E dopo la benedizione dei raccolti, le terre, e gli allevamenti nel cirotano,  la statua è stata portata presso la chiesa della Madonna di Pompei come vuole la tradizione, e da quì dopo la santa messa una lunga  processione che da via Sant’Elia si è snodata per le vie del paese fino al rientro del Santo nella sua chiesetta omonima in zona Cannone. Come vuole la tradizione al passare del Santo, dai balconi le coperte più belle vengono stese, per la benedizione delle famiglie, oltre alla pioggia di petali di “Zuzzulu” (Chrysanthemum coronarium L.) di San Cataldo, un fiore colorato della famiglia delle Asteracea che fiorisce proprio in questo periodo, che ognuno fa cadere sulla statua al suo passare. San Cataldo annuncia la bella stagione, anche se ieri ha portato anche un pò di pioggia che sicuramente farà bene ai prossimi raccolti.
 Tutto il popolo cirotano è in festa per il Santo protettore dei raccolti e degli allevamenti. Molte sono le tradizioni a lui legati, come i nastrini benedetti e portafortuna chiamate”Zagarelle”,  dolci tipici di San Cataldo,  i tavoli votivi lungo le vie del paese, e il suono della tradizionale Zampogna. La festa di San Cataldo una volta, era una delle più sentite dal popolo cirotano, e il comitato vorrebbe che tornasse al suo atavico splendore, quando tutta la popolazione grandi e piccoli intervenivano alla processione e a tutte le funzioni religiose, oggi distratta da altri intrattenimenti.