
Cirò- “Aspetti scientifici e matematici che portarono Antonio Lilio
alla riforma del calendario”, questo l’importante incontro sulla terrazza culturale dei musei, dove l’illustre ospite, il ricercatore Francesco Vizza
del cnr di Firenze, sabato sera, ha illustrati ad una
platea, attenta e silenziosa,
“affamata” di sapere alcuni risvolti
inediti. Lilio non conosceva
le ricerche di Copernico, di Galilei,
e di Newton , eppure con un semplice operazione
detto “parametrico” riuscì la dove altri
per secoli
non riuscirono a trovare alcuna risoluzione, addirittura
probabilmente, e ne è convinto
lo studioso Vizza, Lilio era a conoscenza della virgola decimale,
inventata ufficialmente nel 1592
da Giovanni Magini, ma che sicuramente secondo alcuni studi,
il matematico e fisico Stevin già nel 1582 l’aveva introdotta e quindi era anche alla mercè di Lilio. Dunque Lilio offrì un potentissimo strumento di calcolo che permette di adottare l’anno del calendario a qualsiasi
variazione dell’anno tropico, arrivando ad elaborare un numero perfetto grazie alle tavole alfonsine: 365,2425.e siccome ogni 4 anni si perde un giorno
introdusse così l’anno bisestile. In particolare, sottolinea Vizza, si commettono errori di : -1 giorno ogni 4 anni; + 1 giorno ogni 100 anni; - 1 giorno ogni 400 anni ; - 4 giorni ogni 100.000 anni , ovvero
-1 giorno
ogni 25.000 anni.
Per correggere dunque tali errori Lilio stabilì l’assetto
degli anni bisestili. “Si conclude così una serie di importanti incontri culturali dedicati
Luigi e Antonio Lilio in occasione del 500 esimo della nascita di Luigi-1510”, ha detto nel suo intervento il primo cittadino Mario Caruso. Nel corso del convegno sono stati letti importanti passi dello studio di Lilio dalla splendida voce della professoressa Dina De Marco. Il convegno è stato allietato dalla voce Soprano
di Daniele Le quaglie.
A Fine serata la cantina Iuzzolini ha offerto
un assaggio dei suoi vini doc.